L’insonnia è un disturbo del sonno, che porta chi ne soffre a non riuscire ad addormentarsi o a dormire per molte ore durante la notte. Chi soffre di insonnia riesce a dormire solo per pochi minuti e si agita parecchio durante la notte. Quando questo disturbo si prolunga per molto tempo diventa cronico e può causare dei seri danni alla salute di chi ne soffre, dal momento che un giusto numero di ore al giorno di riposo è assolutamente necessario per la salute dell’organismo. Esistono due tipologie di sonno, quello profondo detto non-REM e quello, invece, REM durante il quale il corpo si libera dalle tensioni, dalle paure e dai sentimenti accumulati durante la giornata, per cui al risveglio l’individuo si sente letteralmente ricaricato e rigenerato. Chi soffre di insonnia, non riesce a garantire al proprio corpo queste due fasi così importanti per l’organismo, che ne risente in modo molto importante, specialmente nei casi più gravi. Sono tantissime le forme di insonnia esistenti. Alcune si manifestano con un risveglio improvviso durante la notte, altre invece con un risveglio anticipato rispetto ad un orario più normale o in altri casi con la fatica a prendere sonno nel momento in cui si va a letto. L’insonnia può essere un disturbo momentaneo o qualcosa che si protrae nel tempo e, a seconda dei casi, può essere classificata e trattata in modi diversi. Vediamo nello specifico che tipologie di insonnie esistono e come poterle curare.
Tipologie
Esistono diverse tipologie di insonnia, a seconda della gravità e delle conseguenze, che comportano a chi ne soffre.
- Insonnia Transiente. Si tratta di un tipo di insonnia, che dura all’incirca una settimana e può essere riconducibile a disordini legati al cambio di ambiente, a depressione momentanea o ad un periodo di particolare stress per l’organismo.
- Insonnia Acuta. In questo caso i malesseri provocati dall’insonnia si protraggono per all’incirca un mese.
- Insonnia Cronica. Questa tipologia di insonnia è la più grave ed anche la più temuta da chiunque soffra di questo disturbo. Chi soffre di insonnia cronica non riesce a dormire che per poche ore a notte, il che si ripercuote sulla sua salute, creando affaticamento muscolare e mentale e persino allucinazione nei casi più gravi.
Cause che determinano l’insonnia
Anche dal punto di vista della classificazione possiamo individuare diverse classi di insonnia.
Apnea durante il sonno
In questo caso l’insonnia è dovuta ad una difficoltà di respirazione che interrompe il sonno. Durante gli episodi di apnea, infatti, alcuni muscoli dell’apparato respiratorio collassano e non riescono a contrarsi come dovrebbero causando, appunto, l’interruzione del processo di respirazione. Coloro che soffrono di apnea durante il sonno spesso non ricordano nulla al loro risveglio ma, non essendo riusciti a riposare a dovere durante la notte, lamentano parecchia sonnolenza durante il giorno. L’interruzione del sonno, infatti, è una reazione istintiva del corpo che non ricevendo più ossigeno va in allarme per riuscire a ricominciare a respirare. In casi gravi di apnea notturna si possono avere anche dei danni celebrali causati dalla mancanza prolungata di ossigeno. Esistono diversi rimedi per l’apnea notturna, alcuni più tradizionali, come le maschere d’ossigeno, ed altri più di ultima generazione, come i boccagli da indossare durante la notte.
Restless Leg Syndrome (RLS) e Periodic Limb Movement (PLM)
I sintomi di RLS e di PLM sono spesso brividi o formicolii alle gambe, che creano in chi ne soffre la necessità di muoverle, per riuscire ad alleviare questo fastidioso disturbo. Questa sensazione, quindi, si accentua durante la notte quando le gambe rimangono ferme per tanto tempo. I sintomi di queste patologie, quindi, interrompono il sonno notturno e costringono chi ne soffre a cambiare continuamente posizione e a non riposare a dovere.
Phase Shift Disorder
In questo caso si ha una vera e propria inversione dell’orologio biologico, che non regola più il riposo notturno. Si tratta di una patologia di cui soffrono per lo più coloro che si spostano spesso in zone dal fuso orario completamente diverso, tanto che l’organismo non riesce a regolare più la fase di veglia e quella del riposo notturno. Questa stessa patologia, inoltre, si riscontra in chi svolge la propria attività lavorativa di notte.
Meteoropatia
Si tratta di un disturbo molto frequente e che si manifesta attraverso ansia e depressione. In questo caso l’insonnia è causata dai cambiamenti climatici, per cui chi soffre di meteoropatia riesce ad avvertire un cambiamento climatico prima che questo avvenga. Nel caso di un temporale, ad esempio, riesce a percepire la concentrazione di scariche elettriche nell’aria. Disturbati da questo tipo di sensazione, i meteoropati non riescono a riposare bene e soffrono di frequente di insonnia, dal momento che non riescono a riposare bene in concomitanza di eventi climatici importanti.
Stress
Lo stress rimane sicuramente una delle cause principali di insonnia. Chi ha una vita particolarmente frenetica o chi vive una situazione occasionale molto stressante, infatti, non riesce spesso a riposare bene durante la notte. A seconda del perdurare di questa condizione di stress, si può avere un’insonnia più o meno grave.
Parasonnia
Chi soffre di parasonnia tende a svegliarsi ripetutamente durante la notte in preda agli incubi o per episodi di sonnambulismo, ovvero un disturbo della fase REM del sonno, che fa si che l’individuo inizi a muoversi, per assecondare le azioni compiute durante il sonno. Chi soffre di questa patologia, quindi, soffre di una forma di insonnia solitamente abbastanza grave, che non permette di riposare che qualche ora per notte.
Gravidanza
L’insonnia è sicuramente uno dei disturbi più fastidiosi, ma anche più comuni durante una gravidanza. Per una donna si tratta, infatti, di un momento di grande tensione, per i cambiamenti che avvengono di giorno in giorno sul proprio corpo, ma anche per la salute del piccolo che si porta in grembo. Inoltre, la nausea che caratterizza solitamente i primi mesi di gravidanza, ma che in alcuni casi può protrarsi per tutto il corso della gestazione, non aiuta di certo a riposare la notte. Con l’avanzare dei mesi e con la crescita del pancione, poi, sarà sempre più difficile per la neomamma riuscire a trovare una posizione che garantisca il corretto riposo. Solitamente questo tipo di insonnia passa subito dopo il parto, quando le cause di stress o lo stravolgimento dei livelli di ormoni nel sangue saranno ormai alle spalle.
Rimedi contro l’insonnia
Se è vero che ci sono tantissimi casi ogni anno di insonnia e che sono molteplici le cause che possono determinarla, è anche vero che esistono dei rimedi per poter eliminare questa fastidiosissimo quanto nocivo disturbo del sonno.
Stile di vita
È importantissimo seguire uno stile di vita sano ed equilibrato, non soltanto per il benessere fisico, ma anche per poter combattere l’insonnia. Vediamo, quindi, quali sono i punti più importanti.
- Mantenere un ritmo quanto più regolare possibile di veglia-sonno, cercando di svegliarsi e di andare a letto ad orari regolari, evitando di dormire durante il giorno. È, inoltre, consigliato evitare di svolgere attività particolarmente stimolanti durante le ore serali.
- Fare esercizio fisico
- Evitare di fare una cena troppo abbondante. Meglio abbondare di più a pranzo e mantenersi più leggeri a cena. Il pasto serale, inoltre, va consumato almeno tre ore prima di andare a letto.
- Rilassarsi prima di andare a dormire, leggendo qualcosa o facendo un bel bagno caldo
- Fare attenzione al luogo in cui si dorme. La camera da letto, infatti, deve essere sempre ben silenziosa ed areata, per favorire un corretto riposo di chi vi dorme.
- Qualsiasi attività che possa rilassare va svolta fuori dal letto. Evitare, quindi, di leggere o guardare la tv a letto è importante per evitare di diminuire la naturale associazione letto-sonno.
- Evitare di fissare l’orario della sveglia. Il pensiero costante, infatti, di quante ore di sonno rimangono prima di doversi alzare, può alterare l’intero ciclo di sonno durante la notte.
- Evitare di utilizzare il cellulare prima di andare a letto. Studi recenti, infatti, hanno appurato che utilizzare lo smartphone prima di andare a dormire o, peggio, lasciarlo accanto a se durante la notte altera la qualità del sonno, dal momento che l’individuo rimane costantemente allerta per eventuali messaggi o chiamate che si possono ricevere durante le ore notturne.
Caffeina
La caffeina può incidere molto sull’insonnia per cui, specialmente chi ne soffre, dovrebbe evitare di assumere questa sostanza, che agisce sul sistema nervoso periferico. Bisogna, quindi, evitare non soltanto il caffè, ma anche tutte le altre bevande che la contengono, come tè, cacao, guaranà, coca cola e bevande simili. Da evitare assolutamente gli Energy drink o i dolciumi, specialmente prima di andare a letto.
Allergie
È stato appurato da alcuni studi clinici, che alcuni tipi di allergie come quelle ai latticini, possono provocare insonnia. In alcuni casi i sintomi possono essere molto leggeri, come un semplice naso chiuso, ma in altri casi i disturbi possono essere molto maggiori portando, quindi, ad un insonnia ancora più grave. Inoltre, anche allergie di altra natura possono alterare il corretto riposo notturno e portare a fenomeni di insonnia più o meno gravi, a seconda dell’entità dei sintomi che si accusano. Soprattutto nei periodi primaverili, con il proliferare dei pollini e l’innalzamento delle temperature, gli episodi di insonnia possono intensificarsi. In questi casi, di solito, l’insonnia diminuisce o scompare del tutto al termine dei sintomi dovuti all’allergia.
Trattamenti psicologici
L’insonnia, se non riconducibile a patologie fisiche, è legata a fattori emotivi, che vanno quindi trattati da uno specialista attraverso della psicoterapia, che individua prima e cerca di risolvere poi le cause dello stress o dell’ansia, che portano agli episodi di insonnia. Nei casi più lievi, potrà bastare semplicemente un’intensificazione dei rapporti sociali.
Meditazione
In alcune nazioni specialmente, l’insonnia viene curata anche attraverso delle sessioni di meditazione. Inoltre, viene professato un atteggiamento di consapevolezza e di gentilezza nei confronti del prossimo, che di per sé dona benessere all’individuo, avendo così un’azione calmante su tutto il corpo.
Rimedi naturali
Spesso i rimedi tradizionali possono dimostrarsi inefficaci nella risoluzione dell’insonnia, per cui si può provare con rimedi naturali. In questo caso si andranno ad assumere delle sostanze che possiedono delle caratteristiche calmanti e per questo costituiscono dei sedativi naturali, come camomilla, valeriana,luppolo, lavanda, passiflora, tiglio, fiori d’arancio, escolzia e biancospino. La medicina cinese, inoltre, contempla anche l’agopuntura per risolvere i problemi di insonnia.
Farmaci
Solitamente nei casi più gravi di insonnia, si ricorre all’assunzione di farmaci dal forte effetto tranquillante, che permettono di rilassare il sistema nervoso e di riuscire, quindi a riposare. Si tratta di farmaci o psicofarmaci molto forti, che vanno quindi prescritti da uno specialista del settore. Si tratta fondamentalmente di bromuri e barbiturici, che hanno un forte potere ipnotico su chi le assume, in quanto sono dei forti depressori del sistema nervoso centrale. Per questo motivo la loro assunzione deve essere molto cauta e valutata con cura insieme ad uno specialista. I farmaci ipnotici più prescritti per l’insonnia ad oggi sono gli ansiolitici, come il Valium, il Tavor o il Normison. Inoltre, si tratta di sostanze che possono portare una forte dipendenza. Di uso ancora più recente sono le pirazolo pirimidine, che possono essere usate per un lasso di tempo maggiore senza creare dipendenza. Molto utile anche l’assunzione dell’ormone melatonina, che ripristina naturalmente il regolare ciclo di sonno durante la giornata. In Italia questa sostanza non è considerata un farmaco quanto, invece, un integratore alimentare, dal momento che la melatonina è già presente nel corpo umano ed è prodotta dall’epifisi proprio per regolare il ritmo sonno-veglia. Questa sostanza non provoca stordimento o calo dell’attenzione, come gli ansiolitici o gli altri farmaci utilizzati per la cura dell’insonnia, ma non ha effetti collaterali dimostrati sul corpo umano.
Esistono, quindi, dei metodi naturali per combattere questo fastidioso disturbo che è l’insonnia e metodi, invece, a base di farmaci o con l’intervento di personale specializzato. Nei casi più lievi basterà semplicemente avere qualche accorgimento in più durante la propria giornata, nello svolgimento delle proprie attività o semplicemente nella cura del proprio corpo. In altri ancora, quando si è pienamente coscienti del motivo che sta alla base dell’insonnia, basterà cercare di risolvere alla radice il problema per riuscire a riposare come si dovrebbe. Solo nei casi più estremi, ovviamente, bisogna ricorrere a metodi più invasivi. È importante, comunque, non sottovalutare questo disturbo, perché l’insonnia può peggiorare nel tempo e diventare facilmente cronica, con conseguenze importanti sull’organismo e sulla propria salute mentale e fisica. Al primo sintomo, quindi, bisognerà intervenire o rivolgersi al personale medico per trovare la soluzione più adatta al problema.