Nuovi farmaci contro l’epatite C: efficaci ma carissimi

Nuovi farmaci contro l' epatite C presto sul commercio. In soli tre mesi permettono di eliminare completamente l'epatite C, che ogni anno uccide migliaia di persone

Nuovi farmaci contro l’epatite C: efficaci ma carissimi

In arrivo nuovi farmaci contro l’ epatite C capaci di curare completamente la malattia. Si tratta di farmaci molto costosi, ma secondo la ministra alla Salute Beatrice Lorenzin “I nuovi farmaci dovranno essere per tutti, nessuna selezione dei pazienti. Così sradicheremo la malattia. Presto il Piano nazionale con questo obiettivo”.

I nuovi farmaci contro l’ epatite C sono cari, ma in soli tre mesi riescono ad eliminare completamente il virus dall’organismo, riducendo anche i danni a carico del fegato, che danno vita ad un’altra patologia molto importante, la cirrosi.
I nuovi farmaci contro l’ epatite C fornirebbero, quindi, una cura per tutti i malati di epatite C, una malattia che uccide ogni anno ben mezzo milione di persone. Sono questi, infatti, i dati diffusi dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). Questi, ovviamente, i dati conosciuti perché sono tanti i casi che si verificano nelle parti più interne dell’Africa o del Sud est Asiatico che non vengono rilevati.

Solo in Italia, infatti, si registrano oltre un milione e mezzo di malati, più di mille nuovi casi all’anno ed un totale di circa 13 milioni di morti. Il virus dell’epatite C, inoltre, ha anche diversi ceppi: il genotipo 1 in particolare è quello più diffuso in Italia ed è proprio tra quelli che risulterebbero più sensibili ai nuovi farmaci contro l’ epatite C adesso disponibili.

Questi nuovi farmaci contro l’ epatite C, quindi, potrebbero davvero rappresentare una svolta storia nella lotta contro questa malattia. Secondo la ministra Lorenzin, inoltre, grazie a questi nuovi farmaci si potrebbe risparmiare e rilanciare, quindi, tutto il sistema sanitario nazionale. I nuovi progetti sono stati presentati durante l’incontro “innovazione, sostenibilità e territorio” organizzato dalla’azienda farmaceutica Abbvie a Campoverde, in provincia di Latina. “Dobbiamo far comprendere ai cittadini che stanno arrivando farmaci che salvano vita delle persone con grande impatto anche umano, che però sono decisamente costosi. Ma io non posso accettare che questi medicinali, proprio perché costosi, siano dati seguendo criteri selettivi come succede in altri Paesi. Noi abbiamo una cultura che non dobbiamo perdere, che pone al centro l’uomo, e una sanità uguale per tutti. Non posso perciò accettare il fatto che i farmaci vengano dati con politiche selettive, solo ad alcuni malati. Il criterio di sussidiarietà resta fondamentale” ha dichiarato la ministra.

I nuovi farmaci contro l’ epatite C, quindi, potrebbero in futuro essere disponibili anche a cifre inferiori grazie ad accordi con le varie aziende farmaceutiche. “L’Europa deve diventare più attrattiva sotto il profilo degli investimenti e più competitiva rispetto a resto del mondo. Servono garanzie per favorire investimenti e mantenere sui nostri territori sia multinazionali sia medie e piccole aziende. Non solo un mercato di consumatori, ma anche un’Europa produttrice ad alto livello di qualità. E sistemi regolatori (agenzie del farmaco, l’Aifa per l’Italia) più efficienti, con poche regole, più stringenti e assolutamente certe” ha infatti dichiarato la ministra.

I nuovi farmaci contro l’ epatite C potrebbero, quindi, rivoluzionare completamente la medica attuale.

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