Un gruppo di lavoro ambientale americano, l’Environmental Working Group’s (EWG), ha condotto una ricerca su 1400 protezioni solari, arrivando così a scoprire che ben il 73% non funziona come dovrebbe. Ed è il Medical News Today ha individuato almeno 12 falsi sulle protezioni solari.
Si dice spesso che le protezioni solari sono tutte uguali ma è falso in quanto sarebbe meglio preferire quelle biologiche o quelle che comunque hanno pochi ingredienti e, sopratutto, non abbiano l’avobenzone che è un composto chimico in grado di assorbire i raggi ultravioletti, ma è potenzialmente tossico.
Molti credono che le creme solari non servono sempre, invece vanno applicate anche se il sole è coperto dalle nuvole poichè i suoi raggi, nonostante sembrino filtrati, attraversano lo stesso la coltre di nubi.
Altro caso in cui si crede che la protezione solare non serva è quando si ha la pelle scura, ma anche in questo caso è un falso mito in quanto il sole fa invecchiare qualsiasi tipo di pelle. A questo proposito, nasce anche il falso mito che le lampade creano un’abbronzatura protettiva ma anche questa credenza è falsa perchè non proteggono dalle scottature causate dai raggi UVB.
Tutti sappiamo che il sole fa assorbire la vitamina D che fissa il calcio, per questo c’è chi non usa la crema solare, ma in realtà bastano dai 15 ai 30 minuti di esposizione al sole per assorbire la vitamina D e quindi c’è sempre tempo tempo tra un’applicazione e l’altra. Altro falso motivo per rinunciare alla crema solare è che con essa non ci si abbronza, ma i filtri solari fanno passare lo stesso una parte di raggi del sole e quindi ci si abbronza lo stesso. Sono totalmente protettivi, invece i cappelli e i vestiti.
Infine, non è vero che un’applicazione dura tutto il giorno e resiste totalmente all’acqua, sono due cose completamente false: a causa della luce, ogni 2-4 ore la protezione solare perde la sua efficacia, lo stesso effetto lo porta l’acqua poichè nessun prodotto è totalmente resistente all’acqua, quindi la protezione solare và riapplicata dopo ogni bagno.
Una buona crema solare si riconosce dal suo inci, ovvero dagli ingredienti che leggiamo nell’etichetta. Sempre più produttori le stanno rendendo bio e questo è positivo. Le protezioni solari migliori hanno poca presenza o totale assenza di profumazioni artificiali, coloranti e conservanti, poichè potrebbero creare allergie; gli ingredienti devono essere pochi e il più naturali possibili; inoltre, le creme solari biologiche hanno filtri solari fisici e non chimici; è bene scegliere le creme che non hanno al loro interno composti derivanti dal petrolio.