Uno studio eseguito da un team di studiosi della Louisiana State University ha rivelato che l’assunzione del succo di ciliegia contrasta l’insonnia nell’anzianità. Lo studio, presentato durante l’evento Experimental Biology 2014, meeting annuale che si tiene ogni anno a Washington, ha permesso di scoprire i molteplici benefici apportati all’organismo dal succo di ciliegia. Infatti, gli studiosi consigliano di bere la deliziosa bevanda mattina e sera, per apportare miglioramenti alla salute e favorire il sonno.
A quanto pare, è proprio l’assunzione della bevanda due volte al giorno che aiuta a conciliare il sonno: dai test, gli scienziati hanno rilevato che favorisce negli anziani almeno novanta minuti in più di sonno, e per coloro che soffrono d’insonnia è un ottimo rimedio, da praticare subito. Lo studio sull’insonnia degli anziani è da tempo motivo di ricerca da parte degli scienziati, visto che il problema è molto diffuso, e una buona percentuale di essi, ovvero il 23/24% di persone con 65 anni di età e oltre, ha a che fare con questo problema assillante e fastidioso.
Il test eseguito dagli scienziati è stato fatto su su sette adulti che soffrono d’insonnia, a cui è stato somministrato il succo di ciliegia due volte al dì per due settimane. Al momento dei controlli, gli scienziati si sono accorti che coloro che avevano preso il succo di ciliegia avevano dormito almeno un’ora in più rispetto a quelli che ne avevano bevuto una volta sola. La sostanza che migliora l’attività della serotonina è, secondo i ricercatori, il triptofano, che agisce sul sonno come effetto calmante.
La scoperta è molto interessante e utile per quelle persone anziane che lamentano di dormire poco e accusano a volte tanta stanchezza a causa della perdita di sonno. Inoltre, il succo di ciliegia è un alimento assolutamente naturale e, anche se ingerito due volte al giorno, non ha niente a che vedere con i medicinali che spesso avvelenano l’organismo. Una buona dormita, accompagnata da una bevanda dolce come il succo di ciliegia, fa senz’altro bene a chiunque, e gli anziani saranno sicuramente grati agli studiosi che hanno lavorato a questa scoperta.