I big della tecnologia, spesso, restano tali perché sono in grado di anticipare il futuro. Samsung ed Apple stanno dimostrando quest’assunto iniziando ad occuparsi, sin da ora, dei prossimi Galaxy S9, ed iPhone 9, i top di gamma del 2018.
Samsung ha presentato, solo da una manciata di mesi, i nuovi Galaxy S8 e, a quanto è dato sapere, si sta concentrando sulla realizzazione del nuovo Galaxy Note 8: tuttavia, la rivista coreana “The Bell” ha segnalato che i laboratori di Seoul hanno già avviato, con 3/4 mesi di anticipo sulla tabella di marcia, lo sviluppo dei nuovi Galaxy S9: i due device in questione avrebbero già un nome tecnico, “Star” e “Star 2”, e sarebbero l’ideale prosecuzione degli attuali top di gamma.
Detto altrimenti, Samsung punterà ancora sull’odierno Infinity Display, senza sperimentare il monitor flessibile mostrato qualche giorno fa in alcune rassegne del settore, e senza dotarlo di un sensore biometrico: la fotocamera posteriore, inoltre, non sarà doppia, al contrario di quanto – invece – si ipotizza a proposito del nuovo phablet di casa. Sempre per i nuovi Galaxy S9, Star e Star 2, appare confermata la partnership tra l’azienda coreana a l’americana Qualcomm, che dovrebbe sostanziarsi nella creazione del nuovo processore Snapdragon 845. “The Bell”, infine, conferma che Samsung avrebbe anticipato a fine anno la produzione per le componenti chiave dei venturi top di gamma, in modo da farsi trovare pronta il prima possibile, in termini distributivi, forse immediatamente dopo il prossimo Mobile World Congress.
Anche Apple guarda al futuro, non a quello prossimo – destinato a concretizzarsi con l’iPhone 8, il melafonino del decennale – ma quello remoto. A tal proposito, la rivista britannica “The Investor”, ed i colleghi di MacRumors, concordano – grazie alle spifferate delle catene produttive asiatiche – che, oltre ad un iPhone 8s, evoluzione di quello previsto per il Settembre 2017, vi saranno anche gli iPhone 9 e 9 Plus, nel 2018. Questi ultimi due device, grazie ad un accordo segreto con Samsung, per l’ammontare di 180 milioni di pezzi, dovrebbero montare display OLED da 5.28 e 6.46 pollici, ed essere bordless, in modo da non avere dimensioni maggiorate, da tavoletta. Inoltre, pare probabile che questi modelli avranno un sensore per le impronte di tipo ultrasonico, magari posto sotto il display, al posto del Touch ID che, con ogni probabilità, l’iPhone 8 potrebbe collocare sul retro.
Di diverso avviso, sul tema dei display, è la rivista asiatica DigiTimes, a parere della quale Cupertino starebbe lavorando sui microLED, già visti a bordo dei Google Glass, in virtù del fatto che questa nuova tecnologia visiva assicurerebbe contrasti e tempi di reazione migliori, con un netto risparmio energetico. Addirittura, Apple avrebbe già chiesto un campione di schermi microLED da valutare, forse a LuxVue, un’azienda che dal 2014 è controllata proprio dall’azienda di Tim Cook.
Infine, il portale “Business Insider” ha diffuso la notizia della possibile introduzione del 5G nei melafonini del 2018/2019. La conferma sarebbe giunta dal fatto che Apple avrebbe chiesto, ed ottenuto, dalla FCC (ente per le comunicazioni USA) il permesso di testare le bande da 28 e 39 GHz, proprio quelle che la FCC ha riservato al 5G commerciale, e che gli operatori telefonici dovrebbero adoperare dal 2020, capaci di una velocità teorica di trasferimento dati pari a 10 Gbps. I test dureranno un anno esatto, e per 12 mesi, saranno condotti tramite due antenne, situate rispettivamente in California, al Yosemite Drive, e presso l’attuale campus Apple, nei paraggi del Mariani Avenue.