Li chiamano Moeraki Boulders, sono dei massi dalle dimensioni enormi, perfettamente ed incredibilmente sferici tanto che il litorale neozelandese assume caratteristiche mai viste al mondo.
Sembrano enormi ‘biglie’ pesanti emerse dagli abissi dell’oceano, ora abbandonate sulla sabbia; sono considerate tra le più affascinanti e soprattutto misteriose attrazioni dell’Oceania. Da dove vengono queste enormi palle di pietra?
Esiste una leggenda – “Maori” – che racconta che le pietre rotonde enormi sono la trasfigurazione di resti di ceste per il pesce e di borracce in legno per le zucche trasportate dalla leggendaria canoa Araiteuru, insieme agli antenati dei Ngai Tahu sull’isola, poi naufragata poco distante dalla spiaggia dei Moeraki.
Dalla leggenda passiamo alla realtà.
E’ stato un processo geologico a dare forma alle biglie neozelandesi. Le grosse pietre sono composte da accumuli di carbonato di calcio, di biossido di silicio, di solfuro di ferro e, infine, di ossido di ferro trasportati piano piano dall’acqua e poi depositatisi a strati concentrici nel Paleonece, tanto da formarne delle sfere, cementati poi da una specie di primordiale calcestruzzo. Alcune crepe partono dal centro di queste rocce e, arrivando in superficie, mostrano che sono sigillate da calcite di colore marrone e giallastra.
I Moeraki Boulders sono davvero unici al mondo e per questo sono tutelati. Non si possono danneggiare o spostare, ma nemmeno toccare, cosa assai difficile per i turisti venuti da lontano proprio per lasciarsi incantare da tanta meraviglia che, in particolare al tramonto, assume delle linee e dei colori mozzafiato. Il sole, in questo momento del giorno, con i suoi raggi radenti fa brillare la superficie dei massi perfettamente lisci e levigati.
Alcuni massi durante gli anni si sono rotti, ed è stato scelto di lasciarli al loro posto per permettere a tutti di osservarne la composizione interna, molto diversa da tutte le altre rocce presenti al mondo.