L’echinacea, originaria del Nord America, seppur possa presentarsi come una bella pianta ornamentale dai fiori rosa e fucsia, presenta una virtù terapeutica di estrema efficacia: risulta particolarmente versatile per le malattie che hanno un’origine infettiva, allergica e autoimmune.
Furono gli indiani d’America che, per primi, la utilizzarono come un vero e proprio medicinale adatto a curare malattie come mal di testa, mal di stomaco, raffreddori nonché ustioni, ferite e, talvolta, morsi di insetti (alcuni dei quali anche velenosi).
La sua particolarità è quella di stimolare le difese immunitarie, ma è ottima anche per curare un’infezione, rafforzare il sistema immunitario e non solo. È in grado, infatti, di interrompere il ciclo delle infezioni batteriche croniche e contrastarne i sintomi, portare sollievo in condizioni di malattie della pelle e artrite e accelerare la guarigione di ferite, scottature e punture di insetti.
Se può avere grandi poteri per quel che riguarda il lenire i disturbi citati sopra, l’echinacea risulta maggiormente efficace nella prevenzione. Infatti, questa pianta contiene principi che sono in grado di fornire informazioni al sistema immunitario così che possa reagire contro gli agenti patogeni batterici e virali, e riconoscere tutto ciò che è vantaggioso per l’organismo, così da non scatenare reazioni contro agenti innocui e i tessuti dell’organismo stesso.
L’echinacea, inoltre, è particolarmente indicata contro le malattie da raffreddamento in quanto in grado non solo di prevenirle ma anche di accelerarne e abbreviarne il decorso. È anche per questo che tale pianta viene spesso definita come un “vaccino naturale“, del tutto positivo e senza controindicazioni, in grado di aiutarci contro i malanni di stagione.
L’echinacea può essere utilizzata per uso interno tramite pastiglie, gocce o sciroppi o per uso esterno (generalmente si presenta in pomata) in caso di ulcere, ustioni e ferite. La sua proprietà cicatrizzante potrà sicuramente alleviare il dolore provato in queste situazioni.