Un cucciolo di orango, probabilmente strappato alla nascita, o poco dopo, dalla sua mamma, è stato ritrovato in una città indonesiana incatenato al muro di un edificio, in un piccolissimo vicolo.
Una scena triste quanto drammatica si è quindi presentata agli occhi dei volontari dell’Orangutan Information Center, che per primi hanno appreso della notizia, e successivamente inviato i propri uomini in soccorso del piccolo primate. Da quanto dichiarato dal Direttore del centro di soccorso, il cucciolo di primate era legato con delle catene di acciaio, in un luogo sporco oltre che strettissimo.
Secondo quanto ricostruito dai soccorritori, l’animale sarebbe stato strappato alla madre quasi subito dopo la nascita, probabilmente dopo che un cacciatore ha ucciso la mamma, nella foresta indonesiana. L’uomo ha poi portato il cucciolo con in città per poi consegnarlo all’attuale proprietario.
Persone che con tutta evidenza non hanno mininamente rispettato la natura del piccolo orango che necessita di spazi aperti e liberi; anzi, secondo quanto riferito dall’uomo ai volontari il primate serviva per “animare la vita familiare”. Una storia purtroppo che non è unica in quei territori, dove molto spesso si strappano gli animali ai loro habitat naturali, stravolgendone completamente le caratteristiche peculiari e la loro stessa vita.
Tante le persone che passavano da quell’angusto vicolo dove, suo malgrado, viveva la sua prigione da ben un anno il piccolo orango, che della vita aveva conosciuto solo la costrizione delle catene e tanta solitudine, eppure nessuno si soffermava a guardare lo scempio in cui versava l’animale.
Nessuno tranne chi ha segnalato i fatti al centro di soccorso per gli orangotanghi, che prontamente hanno raggiunto il posto e con grande destrezza e bravura hanno convinto il proprietario ad affidargli l’animale. Ma, come loro stessi ammettono, non è stato facile interagire con il primate e farsi accettare da lui. Solo dopo diversi tentativi sono riusciti quindi a portarlo che centro di soccorso, curarlo e quindi assicurargli una nuova vita.