Sostanze potenzialmente cancerogene nei pannolini per neonati

Secondo un recente studio, i pannolini monouso per neonati potrebbero non essere così sicuri, a causa della presenza di idrocarburi policiclici aromatici (IPA), classificati come cancerogeni dall'Unione Europea.

Sostanze potenzialmente cancerogene nei pannolini per neonati

I pannolini monouso che utilizziamo per i nostri neonati sono davvero sicuri come pensiamo? A darci una risposta, purtroppo non troppo confortante, è un recente studio, pubblicato da Le Parisien martedì 25 ottobre e condotto nell’ambito di un controllo di qualità dall’azienda di pannolini ecologici Love & Green, partner dell’Associatione Santé Environnement France (Asef).

Secondo questo studio i pannolini della Pampers, azienda leader sul mercato, potrebbero essere potenzialmente cancerogeni, dal momento che contengono alcuni idrocarburi policiclici aromatici (IPA) classificati come cancerogeni dall’Unione Europea (EU). In particolare si tratta di benzo antracene e crisene, sostanze derivati del petrolio, utilizzate generalmente per rendere i pannolini meno irritanti per la pelle dei neonati (per prevenire sfoghi e arrossamenti sui glutei e sui genitali dei lattanti).

Sul sito web dell’UE si legge: “Le sostanze benzo (a) pirene, benzo (e) pirene, benzo (a) antracene, crisene, benzo (b) fluorantene, benzo (j) fluorantene, benzo (k) fluorantene e dibenzo (a, h) antracene, qui di seguito denominati ‘idrocarburi policiclici aromatici (IPA)’, sono classificate come cancerogene di categoria 1B, conformemente all’allegato VI del regolamento (CE) n.1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele”.

Ma perché queste sostanze sono state classificate come cancerogene? Perché conducono all’aumento delle malattie croniche come il cancro o l’infertilità.

Bisogna tuttavia precisare una cosa molto importante: i pannolini Pampers contengono 0,2 mg / kg di IPA, e il limite fissato dalla UE è di 0,5 mg / kg. Nonostante questo, Ludivine Ferrer, presidente dell’Asef, ha commentato: “É legale, ma lasciare anche la minima quantità di componenti pericolose è comunque moralmente troppo. Tanto più che gli industriali non sono obbligati ad aggiungere queste sostanze chimiche!”.

L’azienda Pampers ovviamente si difende, sostenendo che prima di mettere in commercio un nuovo prodotto vengono condotti test clinici sia da esperti interni che da pediatri esterni e che gli IPA presenti rispondono alle norme europee e sono abbinati ad una delicata lozione conforme al regolamento cosmetico europeo.

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