Come sappiamo, Google ha rinunciato al suo progetto di smartphone modulare (Project Ara) ma non certo al suo desiderio di stupire gli utenti. Lo si è già visto, qualche giorno fa a San Francisco, in occasione della presentazione dei suoi smartphone Pixel e potrebbe accadere di nuovo, a Novembre, quando saranno commercializzati i Lenovo Phab2 Pro, i primi smartphone basati su Project Tango.
Project Tango è un progetto di ricerca che Google ha sviluppato in un distretto esclusivo del suo quartier generale, riservato alle ricerche, in assoluto, più sperimentali. A livello di funzionalità, parliamo del tentativo – da parte di Google – di portare la realtà aumentata su display medio piccoli, proprio come quelli di un tablet o – appunto – di uno smartphone. Dopo diversi test, finalmente Project Tango è passato in fase operativa e Google ha siglato un’intesa con Lenovo per realizzare il primo smartphone compatibile con questo standard tecnologico.
Visto alla scorsa IFA di Berlino, finalmente questo smartphone – dal nome di Lenovo Phab2 Pro – è pronto e si avvia ad essere commercializzato, a Novembre, proprio quando verranno spediti i primi esemplari prenotati di Pixel e Pixel XL.
Lenovo Phab2 Pro: hardware
Essendo uno smartphone basato su Project Tango, questo device deve – per forza di cose – avere una scheda tecnica molto potente. Il set logico, infatti, è composto da un processore Qualcomm Snapdragon 652 che lavora in tandem con 4 GB di RAM e scarica i dati su uno storage, non espandibile, da 64 GB. Il display è un 5.5 pollici QHD e, sul retro, troviamo ben 3 (tre!) fotocamere: vi è quella classica, da 13 megapixel, e le altre 2 finalizzate a mappare l’ambiente ed a registrare la posizione ed i movimenti dell’utente nel medesimo. Capitolo autonomia: ovviamente, un hardware così pompato consumerà molta energia e, a tal scopo, Google e Lenovo hanno previsto una batteria da 4050 mAh.
Cosa fa il Lenovo Phab2 Pro
Ci si potrebbe, in effetti, chiedere cosa faccia, di concreto, questo dispositivo per essere considerato – da Google e Lenovo – un progetto così rivoluzionario. È presto detto: impugnando il Lenovo Phab 2 Pro, sarà possibile visualizzare una riproduzione in 3D dell’ambiente in cui ci troviamo e muoverci in esso, collocandovi gli oggetti digitali tipici che – tipici della realtà aumentata – potranno essere guardati da varie prospettive differenti (come se ce li trovassimo davvero davanti). Le applicazioni possibili, com’è facile intuire, sono tantissime: in ambito videoludico, si potranno visualizzare oggetti e personaggi immaginari nell’ambiente che percorriamo (alla stregua di quanto accade con Pokémon Go), mentre – in ambito living – sarà possibile valutare la collocazione di un nuovo mobile in un dato ambiente, prima ancora di acquistarlo. Ovviamente, vi saranno anche applicazioni culturali, con i musei che potranno mettere a disposizioni “espansioni informative” nelle sale che vi siteremo, o sulle opere che inquadreremo. Anche l’ambito sanitario, tra i tanti, non sarà trascurato visto che device come il Lenovo Phab 2 Pro potranno anche tornare utili agli ipovedenti.
Limiti del Lenovo Phab2 Pro
I problemi, però, che potrebbero ostacolare la diffusione del Lenovo Phab 2 Pro esistono e non sono certo pochi. Innanzitutto il prezzo, di 499 dollari per il mercato statunitense, sembra quasi concepito per escludere il pubblico di massa a favore di appassionati e settori business. Inoltre, ad oggi, le applicazioni sviluppate per Project Tango sono davvero poche e, senza il supporto degli sviluppatori, non si andrà molto lontani…