Ancora sventure per Samsung. Ecco cosa è successo

Le sventure per Samsung sembrano non aver fine. Ancora problemi per i Note 7 sostitutivi che, secondo alcuni utenti, scalderebbero troppo: psicosi o difetto reale? Intanto, da USA e Corea del Sud, si segnalano le esplosioni anche delle lavatrici Samsung...

Ancora sventure per Samsung. Ecco cosa è successo

Non sembra esserci proprio tregua per la coreana Samsung. I Note 7 continuano a dare problemi (dopo le esplosioni dei primi esemplari spediti, anche i modelli sostitutivi se la stan vedendo brutta) e, a quanto pare, anche le lavatrici della casa di Seoul hanno qualche spiacevole inconveniente: esplodono pure loro…

Partiamo dalla tecnologia mobile. Come sappiamo, Samsung – nel tentativo di battere Apple sul tempo – ha commesso errori di progettazione nei nuovi Note 7 che, sulle prime, hanno annoverato diversi casi di esplosione. Tanto che Samsung ha dovuto ritirarne circa 2 milioni di esemplari, posticipando l’entrata in commercio definitiva del suo phablet in quasi tutti i mercati mondiali. Non è andata certo meglio ai primi device inviati in sostituzione di quelli esplosi: diversi utenti si sono lamentati della difficoltà della batteria a caricarsi, ed a tenere l’energia immagazzinata.

E non è mica finita qui: alcuni report, giunti negli ultimi giorni nel quartiere generale di Seoul, riferiscono di problemi di surriscaldamento accorsi in alcuni esemplari sostitutivi di Note 7 in uso nel mercato USA ed in quello sudcoreano. Samsung ha già spiegato che esaminerà, con l’aiuto dei centri di assistenza, ogni caso singolarmente ma che, per ora, non sembrano sussistere problemi di sicurezza per i suoi utenti: nello specifico, è normale che un device, per questioni sia interne che esterne, possa avere delle fluttuazioni di temperatura. Come dire: falso allarme!

Però, per un problema che – ormai – sembra più che altro frutto di psicosi, un altro ben concreto se ne profila all’orizzonte. Eh già: Samsung ha fatto sapere, infatti, che alcune lavatrici a carico verticale, assemblate tra il Marzo del 2011 e l’Aprile del 2016, possono esplodere. Nello specifico, non si tratta di un botto con fiamme simile a quelli accorsi ai suoi Note 7 ma di un’esplosione a seguito della quale la lavatrice andrebbe letteralmente in pezzi. Secondo le prime analisi, sembrerebbe che tutti i casi registrati (ben 21 dal 2015 ad oggi) abbiano contemplato il lavaggio di materiali ingombranti, resistenti all’acqua, e di biancheria da letto: impostando un programma di lavaggio “impegnativo”, si avvertivano anomale vibrazioni a seguito delle quali la lavatrice si smembrava.

Normale, quindi, che – da Seoul – abbiano suggerito, inizialmente, di risolvere il problema prediligendo programmi delicati con bassi livelli di rotazione del cestello: però, da una denuncia depositata presso la corte del New Jersey nell’Agosto scorso, si evince che ad esplodere sono state anche lavatrici impiegate in un uso normale. Addirittura, nel caso di una signorina di Dallas presente accanto alla lavatrice con il figlioletto di 4 anni, dell’elettrodomestico – che, nell’esplosione, ha scaraventato ovunque fili e dadi – è rimasto solo il coperchio riverso sul pavimento!

Doveroso, quindi, l’impegno della Samsung di collaborare con la U.S. Consumer Product Safety Commission (CPSC) per ovviare ai problemi di sicurezza nei quali potrebbero incorrere gli utilizzatori delle sue lavatrici. 

Riuscirà Samsung a riqualificarsi come un marchio affidabile e leader nella tecnologia, dopo gli episodi che hanno coinvolto i suoi Note 7 (esplosioni, problemi alla batteria, e di surriscaldamento sospetto) e le sue lavatrici a carico verticale (seppur non in tutti i mercati)?

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