Diletta Leotta, conduttrice di Sky celebre per essere diventata in brevissimo tempo un personaggio mediatico virale sui social network, è stata vittima di un furto di immagini private scattate presumibilmente con uno smartphone. La colpa sarebbe da attribuirsi ad un hacker (o ad un gruppo di hacker) in grado di intrufolarsi nei suoi account personali e scaricare quindi il materiale.
Il fatto ha scatenato grande imbarazzo, dal momento che si tratta di foto hot di Diletta Leotta che la stessa giornalista di Sky non aveva alcuna premura di rendere pubbliche. Nelle immagini infatti la biondissima conduttrice è stata ritratta parzialmente o interamente nuda, per la gioia dei fan che hanno potuto accedere all’inedita versione “sexy” della regina della Serie B.
Ma non tutti si sono detti felici di questi leaks: molti tra i seguaci della 25enne catanese hanno infatti manifestato il proprio sostegno alla vittima, denunciando l’accaduto come una palese violazione della privacy ed una violenza privata nei confronti della conduttrice.
Inoltre numerosi commenti hanno offerto parallelismi preoccupanti con la triste vicenda di Tiziana Cantone, la 31enne suicidatasi dopo la diffusione online di alcuni filmati hard privati. Fortunatamente lo status di “star del web” della giornalista la preserverà dalla gogna mediatica che purtroppo ha spinto al suicidio la Cantone; cionondimeno si tratta senz’altro di un reato dei più abietti.
Specialmente in relazione al contesto culturale retrogrado e ginofobico dell’Italia attuale, ancora alle prese con il paradossale dualismo tra la repulsione nei confronti della sessualità esplicita, e la ricerca compulsiva – quasi meccanica per certi versi – del particolare pornografico.
Addirittura c’è chi ha paragonato la diffusione delle foto di Diletta Leotta nuda allo stupro, spiegando che: “è la stessa violenza sulle donne che perpetrano gli stupratori su una ragazzina, perché così si tenta di demolire una persona“, mentre un’altra utente ha scritto sul profilo ufficiale Facebook della conduttrice Sky che: “Eccola la reazione del web, lo stesso che qualche giorno fa piangeva la morte di Tiziana Cantone. Mi fate veramente schifo“. Dal punto di vista concettuale, non fa una grinza.