Negli ultimi anni, il panorama economico e lavorativo italiano non è stato sicuramente dei più rosei ma nulla è stato fatto per migliorare tale situazione. Anzi, per trarre il maggior profitto possibile anche in questo periodo, molte “grandi aziende” hanno spostato le loro realtà produttive all’estero flagellando ancora di più il territorio italiano che vede giornalmente incrementare il tasso di disoccupazione.
La delocalizzazione del lavoro all’estero è la peste che sta uccidendo migliaia di lavoratori italiani e molti altri posti di lavoro si perderanno se non si farà qualcosa. Questo fenomeno ha già interessato diverse aziende (fra cui anche la FIAT) ma il settore maggiormente interessato è quello dei call center. Non è un mistero che le più grandi compagnie di servizi italiane (TIM, WIND, VODAFONE, FASTWEB, SKY ecc…provate a chiamare!) abbiano spostato grande parte del traffico telefonico all’estero dove hanno trovato un “paradiso fiscale”: costo del lavoro bassissimo, diritti del lavoratore assenti, incentivi per assumere in quei territori, tasse molto molto basse e rispetto per la privacy dei dati degli italiani pari a zero.
Se a livello imprenditoriale tali operazioni sono comprensibili (maggiori introiti per i soci), a livello morale certamente si stanno facendo dei torti agli italiani che per anni hanno lavorato con dedizione contribuendo al successo di queste aziende. In questi giorni, i lavoratori di Almaviva Contact s.p.a. (che gestisce i call center di molte aziende e che solo a Palermo conta più di 5000 dipendenti) sono in agitazione e si stanno muovendo per risolvere tale problema a livello nazionale!