I festeggiamenti di Natale e Capodanno sono solitamente un serio problema per chi ha in casa un animale, perché il forte rumore delle esplosioni dei fuochi artificiali e dei petardi può provocargli molto stress, in particolar modo nei cani. E, proprio per proteggere la salute degli amici a quattro zampe durante le festività, diversi comuni italiani hanno emanato un’ordinanza che vieta l’uso dei fuochi pirotecnici a meno che non siano silenziosi.
Tra questi il comune di Collecchio, in provincia di Parma; il comune di Olbia, in Sardegna, dove il sindaco Gianni Giovannelli ha proibito i botti più rumorosi. Anche a Manarola, in Liguria, il paese del presepe più grande del mondo, i fuochi d’artificio si faranno, ma saranno silenziosi, e a Rieti, in provincia di Roma, in sole due settimane sono state raccolte più di 1.000 firme da presentare all’amministrazione comunale che dovrà decidere se approvare o meno una delibera che assicuri l’uso di fuochi silenziosi, “con musica, ma senza deflagrazione”. A Perugia, il consigliere comunale del Pd, Emanuela Mori, ha chiesto lanterne al posto dei botti, per tutelare gli animali della città: “Sarebbe fantastico lanciare lanterne luminose in cielo, simbolo silenzioso, ma pieno di speranza come augurio di inizio di un nuovo anno”, ha scritto in una nota rivolta al sindaco.
Il rumore provocato da uno spettacolo pirotecnico può facilmente superare gli 85 decibel consentiti per non correre il pericolo di lesioni; certo dipende dalla distanza alla quale ci si espone al rumore, per esempio a una distanza di circa 3 metri si parla di 155 decibel.
E’ risaputo che gli animali hanno un udito molto più sviluppato e sensibile di quello dell’uomo, in particolar modo i cani, i quali soffrono profondamente quando il rombo dell’esplosione di migliaia di chili di polvere da sparo li spaventa a tal punto da poter provocare dei seri danni alla loro salute.
Oltre a ciò, occore considerare che ogni anno decine di animali scappano dalle loro case spaventati dal rumore e spariscono, alcuni disorientati si perdono e altri rimangono vittime di incidenti sulla strada.