Nei giorni scorsi abbiamo parlato della Naturhouse svedese, la prima casa che – contenuta all’interno di una serra – è in grado di scaldarsi da sola e di puntare alle emissioni zero, riciclando persino le acque reflue per la concimazione dell’orto integrato.
Il progetto di cui sopra sorge in Svezia ma, in queste ore, emerge che anche la Germania sta lavorando su un progetto di casa ecologica: parliamo di B10, una casa superecologica che sorge al centro di Stoccarda e che promette zero emissioni, zero consumi e zero sprechi. Andiamo a conoscerla.
La casa in questione è realizzata dalla “The Global Buildings Performance Network”, una ong che studia il rapporto tra effetto serra e settore delle costruzioni, e nasce dall’esigenza si spingere il settore edilizio verso pratiche migliori visto che, secondo dati interni, il 30§% dell’energia elettrica è consumata dalle case che sono, poi, responsabili del 20% delle emissioni di gas serra.
Come viene ottenuto questo proposito. Peter Graham, direttore della GBPN, spiega a Euronews come la casa utilizza dei panelli solari che si adattano all’angolazione del Sole ma non è tanto sull’hardware che punta il progetto B10. I migliori risultati, in termini di efficienza energetica, la B10 li ottiene grazie all’intelligenza artificiale che la governa che è in grado di capire le reali esigenze dei suoi utenti in modo da distribuire meglio l’energia proveniente dai pannelli solari.
In questo modo B10 è in grado di ottenere un surplus di energia (il 200%) che viene usato per le esigenze domestiche, per riscaldare un museo vicino, per alimentare un veicolo elettrico e, persino, per guadagnarci qualcosa: l’energia che avanza, infatti, è ceduta alla compagnia elettrica locale.
Ovviamente si tratta di un progetto di studio sull’efficienza energetica in ambito edilizio ma nulla vieta che B10, la casa superecologica di Stoccarda con zero emissioni, zero consumi e zero sprechi, possa diventare una tendenza in ambito costruttivo. Una piacevole tendenza, una volta tanto.