La malattia di Crohn, definita la malattia del secolo, interessa l’apparato digerente e colpisce dalla bocca all’ano.
La malattia si può manifestare in svariati modi a seconda del tratto intestinale interessato. Nella maggior parte dei casi i sintomi si presentano con stati febbrili, dissenteria accompagnata a perdita di peso in un breve lasso di tempo. La malattia clinicamente viene classificata in 4 stadi: nei primi stadi troviamo quei pazienti che riescono a convivere con la malattia seguendo degli accorgimenti alimentari e con l’assunzione di appositi farmaci quali la ad esempio il gastroprotettore e la mesalazina; nei successivi stadi la situazione clinica del paziente risulta alquanto complessa in quanto subentrano complicanze legate alla manifestazione di fistole o ascessi perianali dove il ricorso operatorio risulta obbligatorio.
Il crohn viene diagnosticato in seguito ad esami invasivi quali la colonnoscopia, gastroscopia, tac, microcapsula e clisma del tenue.
Nei casi più gravi è necessario intervenire chirurgicamente per asportare quei tratti intestinali colpiti da stenosi o addirittura occlusione.
Il Crohn una volta individuato non è una malattia che uccide ma con la quale si può convivere adottando uno stile di vita sano non solo dal punto di vista alimentare (molti alimenti sono vietati come ad esempio legumi e verdure) ma anche dal punto di vista psicologico, adottando uno stile di vita tranquillo, cercando di evitare stress e ansie.
Mentre nel passato gli individui affetti dal crohn andavano incontro anche alla morte adesso, il progresso scientifico e l’aiuto di farmaci innovativi fanno si che i portatori di crohn possano condurre una vita sociale attiva senza limitazioni di nessun genere se non quello di adeguare il proprio stile di vita alla nuova realtà che si trovano a dover affrontare.
Dedico questo articolo alla mia giovane amica che nonostante sia affetta dal crohn non ha rinunciato ai suoi sogni, si è sposata e guarda sorridente al futuro.