Sulla rivista medica European Journal of Gastroenterology and Hepatology sono stati pubblicati i risultati delle ricerche effettuate da uno studio multicentrico italiano su un nuovo marcatore fecale non invasivo per la diagnosi del tumore del colon retto.
La sola ricerca del sangue occulto (esame fecale) test non invasivo, non è sufficiente per effettuare una corretta diagnosi, in quanto questo esame dava numerosi casi di falsi positivi, ovvero soggetti che nell’esame di colonscopia non presentavano lesioni precancerose o neoplasie. Prima di procedere ad un esame invasivo come la colonscopia, gli studiosi del multicentrico italiano, hanno valutato l’utilità di altri marcatori fecali, tra cui la Piruvato chinasi di tipo 2 – M2-PK (CALPROTECTINA).
La calprotectina è una proteina legante il calcio presente nei neutrofili, dove è largamente rappresentata nel citosol, e a più bassa concentrazione nei monociti e nei macrofagi. La sua determinazione nelle feci può essere utilizzata come marcatore (è una proteina che viene prodotta nelle cellule tumorali coliche) dell’infiltrazione dei neutrofili nel lume intestinale.
Lo studio ha coinvolto 3 centri gastroenterologici italiani e 280 pazienti di età compresa tra 50 ed 80 anni, è stato fatto il test della calprotectina e del sangue occulto, con un solo campione di feci. I risultati sono stati promettenti ed affermano che la combinazione dei 2 marcatori fecali (M2-PK /Calprotectina e Sangue occulto) consente di diagnosticare la quasi totalità del tumore colon retto; il rischio del cancro colon retto è inferiore quando entrambi i risultati dei test sono negativi.
L’uso combinato dei due test potrà rilevarsi molto utile nella diagnostica del tumore, permetterà di programmare l’accesso alla colonscopia nei soggetti positivi alla ricerca del sangue occulto e alla calprotectina. La determinazione della Calprotectina fecale è un potenziale marcatore, non invasivo, semplice e poco costoso, e oltre ad essere utilizzato come marcatore, studi approfonditi hanno rilevato che gli aumenti della Calprotectina fecale si riscontrano soprattutto nelle IBD – Inflammatori Bowel Disease (Morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa) .
I livelli aumentati vengono riscontrati anche in uno stato infiammatorio, cronico o acuto, dell’apparato gastroenterico, ad esempio le patologie peptiche, le enterocoliti infettive, le diverticoliti, il trattamento con alcuni farmaci. La determinazione della Calprotectina fecale serve per determinare: potenziale marcatore, monitorare l’attività infiammatoria intestinale, nel follow-terapeutico, per escludere IBD in soggetti con dolore addominale acuto, cronico o con diarrea cronica.
Attualmente, molte regioni d’Italia sensibilizzano la popolazione alla campagna di screening del tumore colon-rettale con i test non invasi (sangue occulto e calprotectina fecale). Un risultato decisamente importante, che si va ad affiancare ad altre recenti scoperte che riguardano la proteina che causa le metastasi nel tumore al colon retto.