L’Italia è prima in Europa per guarigione da tumori

Nel panorama europeo, l’Italia risulta essere al primo posto per numero di pazienti guariti da tumore, ma tra gli ultimi per quanto riguarda il livello di conoscenza tra i cittadini dei progressi medici

L’Italia è prima in Europa per guarigione da tumori

In occasione del diciassettesimo congresso nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), a cui hanno partecipato circa 3000 esperti, è stato messo in luce un primato importante che riguarda proprio il nostro Paese: l’Italia risulta essere al vertice in Europa per numero di guarigioni da tumore.

Prendendo infatti in considerazione il periodo di tempo che va dal 1990 al 2007, è emerso che gli uomini italiani che hanno sconfitto forme maligne di tumori sono aumentati del 18%, le donne italiane del 10%. Analizzando invece le percentuali di guarigione per tipo di tumore, i dati ci dicono che il 60,8% degli italiani che ha sviluppato un tumore al colon è guarito (contro una media europea del 57%), l’85,5% delle italiane ha sconfitto il tumore al seno (contro una media europea dell’81,8%) e, infine, l’88,6% degli italiani è guarito dal tumore alla prostata (contro una media europea dell’83,4%).

Il professor Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom, ha voluto sottolineare che se il 60% dei pazienti oggi riesce a guarire è merito, oltre che della prevenzione e della diagnosi precoce, anche di terapie sempre più efficaci, tra cui l’immuno-oncologia, che stimola il sistema immunitario contro le cellule malate; quest’ultima ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza a lungo termine nel melanoma e di sconfiggere più facilmente il tumore al polmone e quello al rene.

Nonostante le innovazioni in campo medico e il raggiungimento di questi importanti risultati, un sondaggio condotto su quasi 3.000 cittadini ci dice che per il 41% degli italiani non esistono terapie efficaci contro il tumore, il 54% pensa che si debba ancora parlare di “brutto male” o “male incurabile” e il 72% non ha ancora letto nulla sull’immuno-oncologia.

Proprio per migliorare le conoscenze relative alle nuove frontiere della lotta al cancro e contrastare i falsi miti, l’Aiom ha deciso di diventare “social”, sbarcando su Facebook e su Twitter.

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