Durante l’età infantile passare il tempo libero all’aria aperta (al parco, nel cortile della scuola, nel proprio giardino di casa), piuttosto che stare ore ed ore davanti alla tv o ai videogiochi, si sa, apporta molti benefici allo sviluppo fisico e psicologico, basti pensare che questo è un ottimo modo per relazionarsi, per rafforzare il sistema immunitario, per allontanare il rischio di sovrappeso/obesità, per migliorare la circolazione del sangue…Ma questi, secondo uno studio condotto di recente dai ricercatori dell’Università di Sun Yat-sen a Guangzhou, in Cina, e pubblicato su “Jama”, non sarebbero gli unici benefici derivanti dal giocare all’aperto. Infatti stare almeno una volta al giorno durante l’infanzia all’aria aperta aiuterebbe la vista, tenendo lontano (o almeno ritardando) anche il rischio di sviluppare la miopia in età più matura.
I ricercatori sono arrivati a questo straordinaria scoperta prendendo in esame per tre anni consecutivi circa 2000 bambini, studenti delle scuole primarie, con un’età media di 6 anni e mezzo. Di questi 2000 bambini, 952 hanno svolto ogni giorno attività fisica all’aperto per almeno 40 minuti, i restanti non hanno invece modificato affatto le loro abitudini quotidiane. Dopo tre anni si è osservata un’incidenza della miopia minore fra i bambini che stavano maggiormente all’aria aperta: l’incidenza della miopia è stata pari al 30,4% nel primo gruppo di bambini (quelli che trascorrevano almeno 40 minuti al giorno all’aria aperta) e al 39,5% nel secondo gruppo.
He Mingguang, autore dello studio, ha commentato: “Il nostro studio mostra una differenza del 9,1% nel tasso di incidenza della miopia. Il risultato è clinicamente importante perché i bambini piccoli che sviluppano la miopia precoce hanno maggiori probabilità di progredire in una miopia elevate, che aumenta il rischio di miopia patologica. Sono ora necessari ulteriori studi per valutare un follow-up di lungo termine di questi bambini, che consenta di generalizzare questi risultati”.
Il professore Paolo Nucci, direttore della clinica oculistica universitaria dell’ospedale San Giuseppe di Milano, ha invece dichiarato: “Sebbene sia dimostrato che l’attività all’aria aperta riduca la significativa progressione della miopia, questo è il primo importante studio che ne certifica l’efficacia anche nel ritardare la comparsa del difetto. Nonostante si tratti di un dato molto significativo rimane da codificare però quanto tempo, e che tipo di attività svolgere all’aperto. Inoltre nulla si dice nello studio su quanto e per quanto di possa controllare il difetto nel lungo periodo. Sui meccanismi che spiegano il perché di questo effetto benefico non esistono risposte chiare. È probabile però che un minore sfuocamento dovuto a una minore attività ravvicinata inibisca la produzione della dopamina, un mediatore chimico implicato nell’aumento della elasticità del tessuto oculare esterno”.