Ormai è universalmente noto che le droghe, oltre ad annebbiare la mente e a far diventare caratterialmente diversi, fanno male alla salute; con il passare del tempo vengono scoperti inoltre degli effetti sempre più devastanti, che riguardano soprattutto le fasce di età più giovani, che sono poi quelle che ne fanno purtroppo un uso maggiore.
Di recente una ricerca metà olandese e metà tedesca, presentata in occasione del congresso dell’European College of Neuropsychopharmacology in corso ad Amsterdam, ha dimostrato che anche solo una dose di cocaina può modificare la capacità di riconoscere le emozioni, in particolare quelle negative.
Nell’ambito di questo studio, i ricercatori hanno analizzato un campione costituito da 24 studenti di età compresa tra i 19 e i 24 anni che facevano uso leggero o moderato di cocaina; è stato poi somministrato loro per via orale 300 mg di cocaina. Nelle due ore successive al consumo i soggetti sono stati sottoposti ad una serie di esami biologici e chimici (tra cui il test di riconoscimento delle emozioni facciali, in cui sono stati chiamati a riconoscere in altri delle emozioni) per misurare la risposta ad una serie di sensazioni emotive (felicità, tristezza, rabbia, paura…); ciò che è emerso con estrema evidenza è che questi, oltre a subire un aumento della frequenza cardiaca e dei livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) facevano anche fatica a riconoscere sensazioni negative come la rabbia e la tristezza.
Il capo ricercatore Kim Kuypers ha così commentato i risultati ottenuti: “Questo è il primo studio che esamina l’effetto a breve termine della cocaina sulle emozioni. E mostra che una singola dose interferisce con la capacità di una persona di riconoscere emozioni come rabbia e tristezza. Questo potrebbe ostacolare la capacità di interagire in situazioni sociali, ma può anche aiutare a spiegare perché chi usa questa droga riporta di essere più socievole quando “inebriato” dalla sostanza: semplicemente perché non è in grado di riconoscere le emozioni negative“.