Ecco una “scoperta” che potrebbe interessare tutte le donne in dolce attesa (o che stanno progettando a breve una gravidanza) che hanno a cuore la salute del proprio bimbo ancora prima che egli venga al mondo: l’importanza dell’acido folico durante il periodo di gestazione. Gli esperti del Ministero della Salute hanno infatti confermato che assumere acido folico (conosciuto anche con il nome di vitamina B9), una vitamina appartenente al gruppo B che è necessaria per tutte le reazioni connesse al DNA umano, potrebbe contribuire a ridurre del 70% circa il rischio di alcune malformazioni congenite.
Paolo Salerno dell’Istituto Superiore di Sanità – Centro Nazionale Malattie Rare ha dichiarato: “Tutte le donne che pianificano una gravidanza o non la escludono dovrebbero iniziare ad assumere acido folico, in quantità di circa 0,4 milligrammi al giorno. Va assunto fino al terzo mese di gravidanza, quando si verifica la chiusura del tubo neurale. La vitamina B9 permette di prevenire lo sviluppo nel neonato di gravi malformazioni del sistema nervoso centrale, tra cui la più nota è la spina bifida”. Inoltre l’esperto ha anche sottolineato come questi rischi si presentino sin dall’inizio della gravidanza, dal momento che “lo sviluppo delle strutture embrionali da cui si formeranno il cervello e il midollo spinale del feto si completa appena 28 giorni dopo il concepimento, quando spesso la donna ancora non sa di essere in gravidanza”.
Ovviamente l’acido folico deve essere assunto, nelle quantità di almeno 0,4 milligrammi al giorno, attraverso l’alimentazione; a tal proposito cibi appartenenti alla dieta mediterranea che lo contengono ampiamente sono legumi, verdure a foglia larga e frutta. Nel caso l’alimentazione non fosse sufficiente ad apportare la quantità di acido folico consigliata, gli esperti suggeriscono di assumere anche delle capsule in vendita in farmacia, rimborsabili dal Sistema Sanitario Nazionale. Ulteriori informazioni in merito sono presenti sul sito www.salute.gov.it/expo2015/.