La Città della Salute e della Scienza di Torino dà il benvenuto all’ultimo modello di Robot Da Vinci: si tratta del modello Vinci XI, un robot di ultima generazione, la cui attività è stata inaugurata proprio agli inizi del 2015 e il cui valore monetario è di circa 2,2 milioni, che permette di effettuare interventi chirurgici con un grado di perfezione mai visto prima (consente infatti una visione tridimensionale e HD e un ingrandimento fino a 10 volte) e di ridurre l’invasività rispetto agli stessi interventi realizzati invece con la chirurgia tradizionale o con quella laparoscopica. Il chirurgo, per potersi avvalere dell’aiuto di questo robot, dovrà semplicemente azionare in contemporanea, anche da seduto, i 4 bracci robotici, collegati agli strumenti endoscopici, di cui è costituito il macchinario. Inoltre questo robot si presta ad essere utilizzato in diversi settori: urologia (prostatectomia radicale, chirurgia dei tumori del rene e chirurgia delle malformazioni renali), chirurgia generale (asportazione di tumori del retto e dello stomaco), ginecologia, otorinolaringoiatria e chirurgia toracica. Un ulteriore vantaggio che si può trarre dall’utilizzo del Robot Da Vinci XI è dato dal fatto che grazie al suo utilizzo si ridurrà:
- il rischio di infezioni post-operatori;
- il traumatismo tissutale (grazie alle più piccole incisioni);
- i sanguinamenti (e quindi la necessità di trasfusioni);
- il dolore post-operatorio;
- i tempi di degenza;
- i tempi di recupero.
Questo consentirà ai medici di incrementare eventualmente di circa il 50% (dagli attuali 200 annuali a 300) il numero di operazioni chirurgiche in urologia e chirurgia generale in particolare.
Di recente Aldo Cerruti, Presidente di ab medica, ha affermato: “Siamo orgogliosi di poter presentare al mercato italiano questo nuovo sistema di chirurgia robotica. Era l’anno 2000 quando ab medica, che credeva così fortemente nella tecnologia e nel miglioramento della qualità di cura del paziente, decise di introdurre il primo sistema da Vinci in Italia. Anni di impegno e perseveranza ci hanno portato ad avere attualmente 65 sistemi attivi nei nostri ospedali, in quei grandi e piccoli centri che hanno creduto e continuano a credere nella robotica e nel progresso. Oggi, a quasi quindici anni dalla sua introduzione, ci troviamo di fronte a un avanzamento tecnologico reso possibile solo dalla ricerca continua. Il sistema robotico da Vinci Xi trasformerà nuovamente l’approccio chirurgico nelle nostre sale operatorie”.
La Città della Salute e della Scienza di Torino ha acquistato questo innovativo robot grazie all’ingente contributo di 1 milione e 900 mila euro della Compagnia di San Paolo.