Allarme grassi idrogenati: distruggono cuore e memoria

Secondo una ricerca condotta dagli studiosi della University of California, i grassi idrogenati non solo provocano infarti ed altre patologie cardiovascolari, ma sarebbero responsabili anche della perdita di memoria

Allarme grassi idrogenati: distruggono cuore e memoria

Che i grassi idrogenati siano tutt’altro che salutari per l’organismo, è oramai cosa risaputa: la presenza dei cosiddetti acidi grassi trans che si formano durante il processo di idrogenazione, rende infatti altamente insalubri tutti i prodotti alimentari che contengono questo genere di grassi. Tra questi uno dei composti più famosi è senz’altro la margarina, ma i grassi idrogenati si possono trovare in molti altri prodotti “quotidiani” reperibili nei supermercati.

Questo accade perché grazie al processo di idrogenazione catalitica, i grassi insaturi aumentano la conservabilità permettendo al contempo di abbattere i costi di produzione. Peccato però che siano nocivi per la salute dei consumatori. I grassi idrogenati infatti aumentano considerevolmente il livello di trigliceridi e colesterolo nel sangue, e sono responsabili di un numero abnorme di infarti nei Paesi interessati dal fenomeno del consumismo e della produzione di massa.

Per questo anche la FDA statunitense (non esattamente un organo sempre dedito alla tutela della salute del consumatore in primis) si è risoluta a disporre la loro messa al bando negli Stati Uniti, entro i prossimi tre anni. Oltre a provocare numerose patologie cardiovascolari, i grassi idrogenati sono anche responsabili della distruzione della memoria secondo uno studio della University of California, pubblicato sulla rivista PLoS ONE.

La ricerca, condotta su un campione di 1.018 uomini in buono stato di salute fino ai 45 anni d’età, ha evidenziato che ad ogni grammo di grassi trans (derivanti dal processo di idrogenazione dei grassi insaturi) corrispondono nel concreto 0,76 parole dimenticate. La stima è basata sul fatto che i ricercatori hanno riscontrato l’incapacità di ricordare, per chi assumeva quotidianamente grassi trans, in media 12 parole al giorno in meno rispetto a chi li aveva esclusi dalla propria alimentazione.

Nella pubblicazione, gli autori dello studio hanno infatti dichiarato che: “La nostra scoperta dimostra come tali sostanze intacchino le funzioni del sistema nervoso centrale, modificando i processi cognitivi”.

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