Fare la spesa in un periodo di crisi merita sempre più attenzione e la ricerca del risparmio porta a scegliere spesso prodotti low cost che, nella maggior parte dei casi, sono buoni tanto quanto quelli più cari, ad eccezione dell’olio extravergine di oliva.
Infatti, secondo alcune ricerche sembra che l’olio extravergine di oliva che costa meno di 4 euro al litro non sempre sia emblema di qualità e non porta con sé tutte quelle proprietà che lo posizionano fra i primi posti degli alimenti della dieta mediterranea.
Oltre agli scandali che hanno riguardato in passato l’olio extravergine di oliva low cost contenente pesticidi o elevati gradi di acidità, si torna ancora una volta a chiedersi se questo prodotto in “versione low cost” sia veramente affidabile oppure no.
Avrete certamente visto fra gli scaffali del vostro discount preferito bottiglie del prezioso oro verde a costi stracciati: ma è veramente olio extravergine di oliva quello che ci si accinge a comprare oppure ci si sta solo illudendo e gettando via del denaro prezioso?
La rivista Test ha cercato di dare una risposta a queste domande con esiti decisamente disastrosi. Su 20 bottiglie di olio extravergine di oliva in vendita nei supermercati, circa la metà non rispettavano i requisiti legati alla denominazione extravergine, trattandosi solo di olio vergine dal punto di vista chimico ed organolettico.
I test, che sono stati condotti a Roma dal laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno declassato a vergine l’olio di oliva dei seguenti brand: Santa Sabina, Carrefour Classico, Cirio 100% Italiano, Bertolli Gentile, Sasso Classico e Prima Donna Lidl.
Premiato come il migliore olio extravergine di oliva il Monini Gran Fruttato, e a seguire vi sono gli oli dei brand Carapelli 100% Oro Verde Italiano, Coop, Colavita 100% Italiano e Monini Classico.
“Al supermercato per un litro di 100% italiano, il prezzo pieno non può scendere quest’anno sotto gli 8 euro”, spiega Alberto Grimelli, agronomo e giornalista. Dunque, è improbabile che l’olio acquistato a meno di 4 euro sia veramente extravergine.
In questo caso la manovra low cost deve seguire un’altra direzione: acquistare olio extravergine di oliva più caro ma di qualità: ne basterà di meno per condire (il classico filo d’olio) e dare sapore e gusto a primi e secondi piatti.