Avete mai pensato di assumere LSD per curare un’emicrania, o calarvi una dose di funghetti per far fronte ad un eccessivo stato d’ansia? Stando a quanto suggeriscono alcuni psichiatri britannici, attraverso una pubblicazione uscita sul British Medical Journal, dovreste farlo. Non si parla di andare alla ricerca del trip psichedelico come sostitutivo dell’aspirina, beninteso, ma di riprendere la sperimentazione sugli allucinogeni, che a detta degli esperti potrebbero essere utili per la lotta a numerose patologie, tra le quali quelle poc’anzi citate.
Per questo i medici in questione hanno formalmente richiesto di eliminare queste droghe dalle sostanze vietate, e riclassificarle così da poter approfondire gli studi in materia. “Non c’è nessuna prova che queste sostanze chimiche possano dare assuefazione, mentre ampi studi hanno dimostrato come il loro utilizzo in ambienti controllati possa essere d’aiuto nel trattamento di disturbi psichici comuni” ha affermato James Rucker, psichiatra del King’s College di Londra, uno tra gli autori dell’articolo.
E Rucker non è il solo a pensarla così, poiché nel Regno Unito sono stati in molti i colleghi che gli hanno offerto il proprio supporto, allo scopo di ampliare gli orizzonti della ricerca nella cura delle patologie psichiatriche. In particolare gli oggetti di studio dei medici britannici sono la dietilammide -25 (meglio nota come LSD) e la psilocibina, composto attivo dei cosiddetti funghetti allucinogeni, che vennero banditi dalla comunità scientifica nel 1967.
Gli esperti lamentano infatti che fino ad allora, erano state compiute ricerche che avevano dato ottimi risultati nella trattamento di molteplici disturbi psichiatrici grazie a queste sostanze. A supporto di queste teoria vi sono nero su bianco gli esiti delle sperimentazioni condotte all’epoca, ed affermazioni come quella di John Ehrlichman, assistente di Richard Nixon ai tempi in cui queste droghe furono dichiarate illegali. Ehrlichman ha infatti ammesso che l’amministrazione Nixon aveva mentito alla nazione riguardo agli effetti delle droghe, creando appositamente un clima di demonizzazione nei loro confronti per fini puramente politici.
Tra le patologie che funghi allucinogeni e LSD sembrano essere in grado di combattere, vi sono ad esempio l’ansia grave dei malati terminali, il tabagismo, la cefalea a grappolo ed il disturbo ossessivo-compulsivo. Ma allo stato attuale delle cose è difficile proseguire negli studi sugli allucinogeni in medicina, come ammesso dallo stesso Rucker: “Ricerche più ampie sono quasi impossibili a causa di ostacoli pratici, finanziari e burocratici imposti dallo status giuridico delle sostanze in questione”.