Ci ha lasciato Marcus Belgrave, il grande trombettista jazz di Detroit che ha suonato durante la sua vita con i personaggi più grandi del genere. Marcus Belagrave era considerato una leggenda vivente del suo strumento: il grande trombettista è morto a 78 anni lo scorso 21 maggio, in seguito ad un ricovero in clinica ad Ann Arbor (Michigan, nei pressi di Detroit).
Il musicista era stato ricoverato qui nella speranza che potesse rimettersi in forma ma senza successo. La sua situazione infatti non era migliorata affatto dallo scorso 17 aprile, data in cui si esibì per l’ultima volta dal vivo.
Belgrave da anni era malato ai polmoni e aveva anche problemi cardiaci; il suo decesso sembra infatti sia avvenuto per insufficienza cardiaca. La moglie di Belgrave ha confermato la diagnosi e proprio Joan ha detto: “E’ mancato nel sonno, pacificamente”. La carriera di Marcus Belgrave è stata lunga e costellata di successi e collaborazioni con artisti del calibro di Ray Charles, Aretha Franklin, Joe Cocker, Max Roach, Charles Mingus, Clark Terry, McCoy Tyner, Wynton Marsalis, Joe Henderson e B.B. King, anche lui recentemente scomparso.
Il musicista, originario di Chester (Pennsylvania), nei primi anni Sessanta si era trasferito a Detroit, dove era entrato nel circuito della Motown. Qui aveva suonato pezzi di successo come “Dancing in the street” e “My girl”. Oltre alle collaborazioni con altri musicisti Belgrave incideva anche album propri e insegnava il suo strumento con grande passione.
Tra le altre cose Belgrave è stato anche docente presso l’Oberlin Conservatory, lo Stanford Jazz Workshop, l’università di Oakland anche alla Civic Jazz Orchestra di Detroit. Belgrave era orgoglioso di lavorare e formare i giovani nella musica, e a questo proposito aveva detto: “La cosa più importante che io possa fare è lavorare con le generazioni future. Sento di avere la responsabilità di mantenere vitale e in salute questo genere di musica, oltre che di trasmettere la mia passione ad altri”.