B.B. King è morto nella sua casa. Si spegne così il vero re del blues in tutto il mondo.
Uno degli ultimi superstiti della grande leggenda del blues, B.B. King è morto all’età di 89 anni nella sua casa di Las Vegas. A dare la notizia Usa Today, che ha ricevuto la triste notizia direttamente dall’avvocato del grande chitarrista.
B.B. King da oltre vent’anni soffriva di diabete e proprio di recente era stato ricoverato in ospedale per le sue condizioni di salute fino a quando poche ore fa B.B. King si è spento tra l’amore dei suoi cari in casa sua.
B.B. King è stato una vera e propria leggenda, capace di ispirare e di influenzare intere generazioni di grandi chitarristi rock del calibro di Stevie Ray Vaighan ed Eric Clapton. B.B. King, all’anagrafe Riley B. King, inizia la sua carriera negli anni Quaranta e da allora non si è più fermato pubblicando qualcosa come 50 dischi.
Nella sua lunga carriera tantissimi successi come “Three O’Clock Blues” o “The Thrill is gone” ed ancora “When love comes to town” realizzato in collaborazione con gli U2.
Tanti successi ma anche tanti riconoscimenti per B.B. King, che nella sua carriera ha ricevuto ben 15 Grammy, un vero e proprio record che appartiene solo a lui e che nessun altro musicista blues è mai riuscito a raggiungere.
Una vera leggenda, quindi, B.B. King che lascia un grande vuoto nel mondo della musica, ma soprattutto del blues dove era un vero e proprio punto di riferimento non solo per gli appassionati ma anche per tutti coloro che lavorano in questo settore e che traevano ispirazione dalla sua grande arte.
Un nome tanto rilevante il suo nella musica che Francis Davis nel suo libro “The History of the Blues ha scritto: “Il nome di King è sinonimo di blues, tanto quanto un tempo quello di Louis Armstrong lo era per il jazz. Non bisogna essere un fan del blues per aver sentito parlare di King”.
B.B. King di certo rimarrà nella storia della musica per sempre.