Proprio come nel film “L’amore non va in vacanza” del 2006, con Cameron Diaz e Kate Winslet, dove una delle protagoniste si rivolge ad un sito specializzato per effettuare uno scambio di casa con un’altra persona, semplicemente inserendo i suoi dati e visionando le case messe a disposizione, è possibile scegliere per le vacanze un soggiorno privato.
Lo scambio di casa è un fenomeno giunto dal Nord Europa e dagli Usa circa sette anni fa: si tratta di una derivazione della cosiddetta sharing economy. Di siti specializzati ormai ne esistono alcuni, sono famosi in Italia: Airbnb, 9flats.com, flipkey.com, widmu.it e scambiocasa.com. Il sito con più visitatori è senz’altro Airbnb che è arrivato lo scorso anno a un milione di visitatori solo nel nostro paese. In effetti il sito è stato uno di quelli che ha visto un grande aumento di utenti negli ultimi anni e l’Italia è stato il paese con la crescita più alta.
Lo scambio di casa è un sistema basato su domanda e offerta, chiunque si può iscrivere. Dopo alcuni disguidi dei primi tempi, il sito Airbnb effettua controlli più attenti garantendo a chi affitta e a chi prende in affitto un servizio ottimo e sicuro onde evitare brutte sorprese. Si ha ovviamente anche un utile ed efficiente sistema di recensioni, con valutazioni su veridicità, ospitalità e qualità, il tutto corredato di foto. Questo sistema esiste sia per la valutazione del padrone di casa che per gli ospiti. Inoltre coloro che ospitano, detti “Host” sono coperti da un’assicurazione.
Può sembrare particolare ma si può prendere in affitto perfino un posto sul divano, una camera, una roulotte, o una classica stanza o appartamento. Per coloro che inseriscono una scheda della propria casa i vari siti consigliano in genere di impiegare un po’ di tempo per inserire tutti i propri dati ed una descrizione che esprima al meglio perché la propria casa è unica.
Ci sono veramente tante località disponibili nel mondo, persino le isole. Ovviamente in molti hanno tentato di criticare questo servizio, comprese le categorie degli albergatori, ma le piattaforme stanno prendendo sempre più campo anche perché in periodi di crisi risultano essere una risorsa per chi avesse case vuote e inutilizzate. Con questo tipo di vacanza si intende proprio immergersi a 360° nel paese in cui si va a stare, ci si immedesima nella vita dell’altra persona e questo è l’ideale per chi ama il confronto con altre culture.