Un metro ed una semplice proporzione per capire se si è in forma. E’ questa la novità che arriva dai ricercatori.
Da uno studio eseguito di recente dalla Oxford Brookes University e che è stato sottoposto all’attenzione degli esperti durante il congresso europeo sull’obesità a Praga, il BMI non sarebbe in grado di identificare con esattezza un parametro giusto nella valutazione del rischio dovuto al grasso in eccesso, nel senso che non sa riconoscere la sua distribuzione nell’organismo. Dallo studio è emerso che: “Un indice di massa corporea nella norma non garantisce l’assenza di una condizione di rischio, perché potrebbe esserci ugualmente un alto livello di grasso addominale”. Sembra che ad essere pericoloso per la salute sia proprio il grasso viscerale che si trova attorno agli organi addominali.
Il BMI non distingue i due tipi di grasso, e non permette nemmeno di identificare coloro che non sono obesi perché hanno molta massa muscolare. Esiste però un metodo semplice per misurare il grasso che può essere pericoloso per la salute, e a suggerirlo sono proprio i ricercatori: il metodo consiste nel rapporto tra girovita e peso, da misurare con un semplice metro. Secondo alcuni studi è infatti il miglior metodo per valutare se il soggetto è obeso.
I risultati trascritti nello studio presentato a Praga sono stati raggiunti attraverso l’analisi eseguita su oltre 3mila persone dell’Health Survey for England, e hanno dimostrato che con il metodo BMI non è stato possibile riconoscere obesa oltre una persona su dieci, mentre invece un terzo di quelli che avevano un BMI normale avevano una quantità di grasso addominale eccessiva se sottoposti al test del metro.
Ed ecco che gli scienziati suggeriscono che è giunto il momento di aggiornare l’ indicatore convenzionale e di adottare il nuovo metodo, che oltre ad essere molto semplice ed economico è anche molto più preciso.