Quello dell’amnesia è un problema che può rivelarsi particolarmente fastidioso, specie se unito ad un caso di forte distrazione congenita. Frasi come “Dove ho messo le chiavi?”, “Hai visto il telecomando?” o “Che giorno è oggi?” fanno parte della quotidianità per moltissime persone in tutto il mondo. Ma Jenny Gisby, 20enne residente a Nottingham, Gran Bretagna, si pone spesso quesiti ben più spinosi, capaci di rendere ogni singolo giorno una vera e propria prova di forza mentale per lei, e per chi le sta vicino. Stiamo parlando di domande come: “Chi è il mio fidanzato?”, “Chi sono i miei genitori?” e addirittura “Chi sono io?”.
Jenny, 20 anni, è infatti affetta da una rara malattia che la porta a dimenticare spesso gran parte della sua vita dopo il risveglio. Una vera e propria croce, che però non ha impedito al suo fidanzato, Stuart Balmfort, di continuare a rimanerle vicino. Sebbene lei si dimentichi di lui praticamente ogni settimana. Una storia d’amore che ricorda il famoso film “50 volte il primo bacio”, con la differenza che in questo caso, purtroppo, non si tratta di una pellicola cinematografica: l’Odissea di Jenny e della sua continua “amnesia totale” è del tutto reale. A raccontare la sua storia, è stato il quotidiano britannico Daily Mail.
“Tutto è cominciato quando ho avuto un collasso al lavoro-ha raccontato lei-sono stata trasportata in ospedale, e sono finita in coma per qualche giorno. Mi è stato poi diagnosticato un disordine neurologico funzionale, e sono iniziate le perdite di memoria”. Una vera e propria tragedia, che da allora affligge la vita della giovane inglese, “costretta” da una sindrome rarissima a dimenticare continuamente l’esistenza di tutte le persone che ama, e dalle quali è amata.
“Non ricordavo chi fossi-ha continuato Jenny-e chi fossero i miei genitori e Stuart”. Ed è stato allora che la ragazza ha avuto l’idea del diario dei ricordi: l’unica maniera efficace per contrastare l’amnesia, in modo da permetterle di “ricostruirsi” la memoria di volta in volta, e continuare a stare vicino a coloro che, a dispetto della sua malattia, non l’hanno mai lasciata sola: “Ho avuto l’idea di realizzare l’album perché ho visto quanto fosse stressante per loro spiegarmi ogni volta tutto da capo”.
Un’incredibile prova di volontà, sia da parte di Jenny-costretta suo malgrado a convivere con questo disagio-sia da parte di Stuart; il quale, nonostante tutto, non ha mai smesso di rimanerle accanto.