In occasione della “tappa” straordinaria del Giro d’Italia al Miur, il ministro dell’istruzione Stefania Giannini ne ha approfittato per presentare il progetto “BiciScuola”. E in questa occasione il ministro ha dichiarato: “L’educazione alla salute e la pratica sportiva sono al centro del nostro progetto di riforma “La buona scuola” in discussione in Parlamento. Siamo coscienti del fatto che certe buone pratiche debbano essere acquisite fin da piccoli: per questo prevediamo il potenziamento delle discipline motorie e lo sviluppo di comportamenti improntati a uno stile di vita sano”.
Questa è una iniziativa di grande valore che si ripete da 14 anni e che metterà circa 100 mila alunni di 6-11 anni in condizione di avvicinarli alla cultura della bicicletta e alla ricerca della mobilità sostenibile. Il progetto prevede anche insegnamenti vari su argomenti come educazione stradale e anche alimentare, per avvicinare i bambini su temi così importanti.
I bambini dovranno svolgere dei lavori in classe basati sui tre temi didattici, e dovranno preparare anche degli elaborati. Tra di loro saranno premiati alcuni bambini e i vincitori potranno trascorrere una giornata al Giro d’Italia, organizzato da Rcs Sport/La Gazzetta dello Sport e che si svolgerà dal 9 al 31 maggio.
Raimondo Zanaboni, amministratore delegato di Rcs Sport e direttore generale Rcs Communication Solutions, ha detto che BiciScuola è un progetto didattico con numeri importanti. Infatti, oltre 4300 classi sono state coinvolte solo nel 2015, 100.000 famiglie italiane potranno affrontare anche dalla propria abitazione questi temi creando soluzioni e idee innovative. Il progetto coinvolgerà un totale di 20.000 scuole e oltre 1.400.000 bambini coinvolti in 14 anni. Zanaboni ha detto che la mobilità sostenibile e la cultura della bicicletta sono indispensabili per la crescita e la formazione di una persona.
I bambini saranno anche coinvolti in lezioni di sicurezza stradale impartite dalla Polizia stradale. Ecco il parere di Roberto Sgalla, direttore centrale delle Specialità della Polizia: “Il nostro rapporto con il Giro è ormai consolidato e, all’interno di questa appassionante competizione sportiva la sicurezza e l’educazione stradale rappresentano momenti di condivisione fondamentali. La risposta positiva dei giovani ci dice che la cultura dell’educazione stradale si sta facendo strada. Ma questo obiettivo deve continuare ad essere perseguito”.