Gli esperti dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) hanno rilevato che il pianto insolito di un bimbo può rivelare la presenza dell’autismo. I ricercatori che hanno studiato questo progetto hanno registrato a più riprese il pianto di una cinquantina di neonati, ritenuti ad alto rischio e che avevano fratelli autistici. Poi hanno confrontato il pianto di questi bambini con altrettanti coetanei che non avevano presenza di bimbi autistici in famiglia.
Grazie a questo procedimento i ricercatori hanno isolato un marcatore che ha consentito di individuare già subito dopo la nascita un soggetto già predisposto a sviluppare la stessa malattia dei fratelli e altri sette bambini con uno sviluppo neurologico anomalo. Secondo i ricercatori il primo segnale è il pianto, in cui hanno individuato un modo singolare e particolare con il quale i bimbi esprimono le loro emozioni. Anche se all’apparenza sembra identico a quello dei bambini normali, il pianto del bimbo predisposto all’autismo a quanto pare è diverso, e sembra trasmettere un disagio più profondo di quello plice che comunica una semplice colichetta.
Secondo lo studio dell’Iss, i primi segnali si avvertono già a 10 mesi, e per diagnosticare questa patologia il più velocemente possibile si punta ad un test semplice per la diagnosi precoce dell’autismo, da eseguire senza risonanza magnetica e non oltre il terzo anno, così da poter intervenire al più presto. Maria Luisa Scattoni, ricercatrice del dipartimento di biologia cellulare e neuroscienze dell’Iss, ha detto:” Vogliamo cambiare la qualità di vita di bimbi e genitori. Ci sarà un protocollo internazionale. Cerchiamo poi marcatori biologici attraverso il prelievo e l’esame genetico su saliva e urina”.
Un progetto che potrebbe dare risultati eccellenti nel formulare una diagnosi precoce sull’autismo, e che al momento è sostenuto da numerose aziende che versano una quota mensile collaborando affinchè presto si arrivi ad una vera e propria campagna di screening. La rete, presente per ora in 7 Regioni, è destinata ad allargarsi per debellare questa patologia.