La marijuana è una delle droghe più consumate al mondo e, proprio in questi mesi, in Italia si era discusso più volte sulla legalizzazione di quest’ultima, considerata leggera e soprattutto terapeutica per alcuni disturbi nell’essere umano. Oggi però la National Institute of Drug Abuse in collaborazione con l’Imperial College London ha pubblicato dei risultati riguardanti uno studio fatto su 48 persone riguardante gli effetti causati dall’uso e abuso della cannabis.
La somministrazione di tale sostanza provoca infatti, oltre alla nota dipendenza, anche ansia e depressione: la marijuana è considerata una sostanza psicotropa, la quale riesce a mutare lo stato emotivo di chi l’assume e portare a momenti di ansia e depressione che al culmine vengono denominati “momenti down”.
Questi momenti vengono causati dalla mancanza di dopamina: facendo uso di marijuana, come di alcool, il cervello diventa meno reattivo e la dopamina diminuisce, facendo quindi diminuire direttamente anche la normale regolazione dell’umore e dei sentimenti che solitamente siamo capaci di comandare.
Ovviamente il tutto dipende anche dalla quantità somministrata, ma come tutte le droghe sono più i contro che i pro. Dopo questa divulgazione di notizie i “legalizers”, e cioè i favorevoli alla legalizzazione della marijuana sono intervenuti sostenendo che ogni frutto offerto dal Creato debba essere liberamente consumato da tutti, inoltre hanno voluto segnalare che chi consuma la cannabis sono tra le persone più intelligenti in tutti gli ambiti.
A dare man forte ai Legalizers sono gli avvenimenti recentemente accaduti in Italia: pochi giorni fa infatti la cannabis è stata dichiarata terapeutica anche in Emilia Romagna dove è stata approvata una legge appositamente creata. Non bastasse anche Liguria, Abruzzo, Toscana, Puglia, Veneto, Friuli, Marche e Sardegna hanno preso in considerazione l’idea di approvare la legge nei propri comuni.
Quanto avvenuto non legalizza la marijuana, ma semplicemente permette a chi deve far uso di questa sostanza per scopi terapeutici, di acquistare il farmaco senza dover pagare di tasca propria prezzi salatissimi. Ora infatti basterà la ricetta del medico per poter usufruire di tali cure, il prezzo sarà pagato dalla regione. Altra cosa da sottolineare è che nei documenti depositati non si fa alcun accenno alla possibilità o meno da parte del malato di coltivare la cannabis.