Prevenire l’infarto con l’iniziativa "Cuore e Clero"

La Diocesi di Padova, dopo le morti di don Destro e di don Bortolin, rilancia l'iniziativa "Cuore Clero" grazie alla disponibilità della dottoressa Villanova e della Casa di Cura Villa Maria.

Prevenire l’infarto con l’iniziativa "Cuore e Clero"

Settantacinque religiosi, preti e suore negli ultimi dieci mesi hanno accolto l’invito a sottoporsi ad un check up screening. Alcuni di loro hanno scoperto di avere problemi cardiovascolari, tra questi ultimi qualcuno è stato sottoposto ad intervento chirurgico. E’ questo il risultati del progetto “Cuore e Clero“, avviato a Padova presso Villa Maria, nell’ottobre 2016. La casa di cura di via delle Melette offre uno spazio e le apparecchiature necessarie un giorno a settimana, mentre la cardiologa Carla Villanova mette a disposizione le sue competenze per un check-up gratuito ai religiosi della Diocesi di Padova.

L’iniziativa già in atto da mesi, dopo i recenti lutti tra il clero per inaspettati arresti cardiaci viene caldamente rilanciata. Ricordiamo don Livio Destro, parroco nella Diocesi di Padova, spentosi il agosto all’età di 60 anni. A giugno don Valerio Bortolin, docente della Facoltà teologica del Triveneto, colto da un infarto è precipitato lungo le pendici del monte Pizzocco, a San Gregorio delle Alpi, perdendo la vita. Un anno prima padre Enzo Poiana, rettore della basilica del Santo, è morto sulla spiaggia di Bibione.

La dottoressa Villanova spiega che “I religiosi sono a maggior rischio perché non sono portati a badare al loro stato fisico“. Inoltre, continua la dottoressa dicendo che generalmente “fanno poca attività sportiva e la dieta può essere trascurata. Bisogna fare attenzione all’alimentazione, anche a costo di discutere con chi si occupa del menù nelle canoniche o nelle comunità religiose. È preferibile evitare i cibi grassi”. La Dottoressa consiglia di sottoporsi ai controlli già a partire dai 40 anni.

I fattori di rischio delle malattie cardiovascolari sono diversi, dipendono da età, sesso, pressione arteriosa, abitudine al fumo, diabete, colesterolemia. Tutti questi fattori aumentano la possibilità che una malattia cardiovascolare insorga.

Si può intervenire “correggendo le proprie abitudini e gli stili di vita si può intervenire su più di un fattore di rischio cardiovascolare», come spiega la dottoressa Villanova. L’attenzione ai campanelli d’allarme può aiutare a prevenire l’infarto. Un campanello è la mancanza di fiato improvviso. In questo caso è necessario rivolgersi al medico.

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