Pazienti oncologici: sopravvivono di più i bambini dei giovani adulti

Gli ultimi dati raccolti nell'ambito di EUROCARE-5 mostrano che adolescenti e giovani adulti hanno minori possibilità di sopravvivere ad un tumore rispetto ai bambini e, talvolta, anche rispetto agli adulti.

Pazienti oncologici: sopravvivono di più i bambini dei giovani adulti

Nell’ambito di uno studio, conosciuto con il nome di EUROCARE-5, svolto recentemente dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT), relativo al periodo 2000-2007 e pubblicato sulla rivista The Lancet Oncology, sono stati raccolti dei dati, attraverso cui avviare un confronto sulla sopravvivenza e sulle cure dei malati oncologici in Europa.

L’aspetto che ha stupito maggiormente è che tendenzialmente adolescenti e giovani adulti hanno minori chance di guarire dal cancro rispetto ai bambini e, in alcuni casi, anche rispetto agli adulti, sebbene i miglioramenti che si sono avuti negli ultimi anni per quanto riguarda le cure e le probabilità di sopravvivenza siano abbastanza simili in ogni fascia di età e per ogni tipo di tumore.

I dati raccolti mostrano infatti lo scenario che segue. Tra il 2000 e il 2007 si sono registrati in Europa circa 56mila casi di cancro nei bambini (da 0 a 14 anni), 312mila casi in adolescenti e giovani adulti (tra i 15 e i 39 anni) e 3,5 milioni di casi negli adulti. Con riferimento alle diverse tipologie di tumori, nel caso di tumore osseo la sopravvivenza dei giovani adulti si è aggirata intorno al 61,5% contro il 66,8% dei bambini, nel caso di leucemie linfoidi acute intorno al 55,6% contro l’85,8%, nel caso di leucemie mieloidi acute intorno al 49.8% contro il 60.5%, nel caso di sarcoma di Ewing intorno al 49,3% contro il 66,6%.

Il motivo di queste disparità è dovuto in primis alla differente biologia dei tumori tra bambini e adolescenti, ma anche alla mancanza di studi clinici specifici per adolescenti e giovani adulti.

Quindi, secondo il parere degli esperti, per aumentare le speranze di vita dei pazienti oncologici adolescenti o comunque giovani, bisogna intraprendere la via della collaborazione tra oncologi pediatri e oncologi medici dell’adulto; questa idea è fortemente sostenuta dall’ENTYAC (European Network for Teenagers and Young Adults with Cancer).

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