Obesità e malattia renale cronica sono in aumento

Negli ultimi 40 anni è cambiato il modo di nutrirci, conformatosi ai costumi e ai modelli di vita del mondo occidentale. Con facilità assumiamo cibo a più elevato livello calorico con effetti negativi sul nostro corpo.

Obesità e malattia renale cronica sono in aumento

Negli ultimi 40 anni è cambiato il modo di nutrirci, si è conformato ai costumi e ai modelli di vita del mondo occidentale. Con facilità viene assunto cibo a più elevato livello calorico, come gli alimenti raffinati, con un alta densità energetica, molto ricchi di proteine animali, di grassi saturi, di sale e zuccheri, e poveri invece di fibra.

Molti di questi cibi sono conservati. Lo stesso modo di consumare i pasti è cambiato: non si mangia a casa, lo stile di vita è più sedentario. L’ambiente in cui viviamo è definito “obesogeno”, ossia capace di diffondere l’obesità come stile di vita. Nei prossimi dieci anni si pensa che il numero di persone obese possa raggiungere il 40% della popolazione. Come conseguenza a tutto questo aumenteranno anche il numero di ipertesi e di diabetici, tutti soggetti a rischio per la Malattia Renale Cronica (MRC).

La Giornata Mondiale del Rene, di giovedì 9 marzo, avrà come tema l’obesità. Per sapere se si è obesi viene utilizzato l’Indice di Massa Corporea (IMC), ottenuto dividendo il peso (in chilogrammi) per l’altezza (in metri al quadrato) della persona in questione. Il risultato ottenuto viene poi riferito a una tabella stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Se il valore di IMC è uguale o superiore a 30 c’è indice di obesità, se l’IMC è oltre 40 l’obesità grave.

Altro parametro significativo, in particolare per il rischio cardiovascolare è la circonferenza vita: oltre i 102 cm per l’uomo e gli 88 cm per la donna il rischio è accentuato. Il danno renale è dovuto alla coesistenza di ipertensione e/o diabete, in seguito alla maggiore attività depurativa richiesta ai reni dovuta alla massa corporea. Nei soggetti obesi la calcolosi renale uratica è facilmente riscontrabile.

La Società Italiana di Nefrologia (SIN) insieme alla FIR, Fondazione Italiana del Rene, in occasione del World Kidney Day, è impegnata a richiamare l’attenzione su questi temi. Organizza alcuni momenti informativi, possibilità di screening e visite gratuite, manifestazioni nelle piazze, al fine di prevenire le malattie renali o rallentarne il processo grazie a uno stile di vita più sano e una alimentazione equilibrata, con il giusto apporto di acqua, limitando, in particolare l’uso di alcol.

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