L’herpes cura il melanoma: ecco come

Dagli USA una nuova speranza per i malati di melanoma maligno: secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, il virus geneticamente modificato dell'herpes può curare il cancro alla pelle al quarto stadio

L’herpes cura il melanoma: ecco come

Arrivano importanti novità nella lotta al melanoma: i tumori della pelle possono essere curati grazie all’herpes. Per quanto possa sembrare paradossale l’idea di ricavare la cura per una patologia da un virus, in realtà la storia della medicina è costellata di precedenti analoghi; basti pensare al recente utilizzo del veleno della Phoneutria Nigriventer (uno degli aracnidi più velenosi del pianeta), comunemente nota come “Ragno delle banane”, quale base per medicinali contro la disfunzione erettile, a causa del priapismo (erezioni forti e straordinariamente prolungate) scatenato dall’azione delle sue tossine. In diversi casi infatti, i sopravvissuti ad un attacco di questo ragno hanno testimoniato di aver notato apprezzabili miglioramenti della propria vita sessuale.

Tornando all’origine della questione, un’equipe di ricercatori americani ha scoperto che una modifica genetica del virus responsabile dell’herpes, ribattezzata T-Vec, potrebbe aprire nuove frontiere nella lotta al melanoma: darebbe infatti la possibilità di guarire a pazienti affetti da cancro alla pelle maligno, non operabile né curabile mediante le tradizionali tecniche di medicina. Quello che gli studiosi statunitensi hanno evidenziato, è che il virus geneticamente modificato (vgm) sarebbe in grado di distruggere completamente il melanoma, senza nuocere al paziente.

Ora lo studio, pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, verrà sottoposto al vaglio della FDA (Food and Drug Administration, l’ente governativo deputato alla regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici negli Stati Uniti). Se arriverà il via libera dall’organo, si potrà iniziare con la sperimentazione su cavie umane.

Resta infatti da chiarire se il virus dell’herpes geneticamente modificato sia in grado di distruggere anche il melanoma metastatico nodulare al quarto stadio: nel caso in cui la fase di sperimentazione dovesse dare esito positivo, si prospetta una nuova speranza per coloro che sono affetti da melanoma maligno, che rappresenta la patologia con il più alto tasso di mortalità al mondo tra i tumori della pelle.

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