La tintarella è pericolosa e crea crepe anche nel nostro Dna

La tintarella sarebbe pericolosa non soltanto per la pelle ma provocherebbe dei danni anche al nostro dna, secondo uno studio recente

La tintarella è pericolosa e crea crepe anche nel nostro Dna

Tra qualche mese sarà estate e indubbiamente molti di noi inizieranno a dedicarsi alla “tintarella”, naturale o no che sia e da li inizieranno i problemi. In realtà ci sono stati nel corso del tempo svariati “contro-ordini” per quanto riguarda il prendere il sole, fino ad arrivare a questo studio condotto dall’Università di Yale che ha dimostrato come prendere il sole possa creare gravi lesioni ai filamenti del nostro DNA.

Molte altre volte siamo stati messi in guardia sugli effetti negativi del sole, soprattutto in virtù dei possibili tumori della pelle, oppure delle classiche macchie solari, ma di certo, nessuna notizia al riguardo era mai stata cosi drammatica. Questa volta, addirittura, potremmo secondo tale ricerca mettere in pericolo il nostro DNA.

I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista Science  e in qualche modo, se vogliamo, vanno a mettere in dubbio il ruolo avuto fino ad ora dalla famosa melanina, la sostanza che protegge appunto la pelle dai danni che potrebbe provocare il sole con i suoi raggi Uv. Il processo, a quanto pare, inizierebbe subito, neanche un secondo dopo l’esposizione solare, quando il DNA inizierebbe a creare dei piccoli filamenti. La particolarità è che è stato dimostrato addirittura, sia sui topi che sugli essere umani tra l’altro, che tali lesioni sarebbero addirittura presenti nei melanociti anche al buio e ore dopo l’eventuale esposizione.

Questo vuol dire che i raggi Uv chiaramente sono nocivi anche a distanza di tempo, questo perchè, riescono ad innescare due enzimi, che si combinano tra di loro e insieme attivano un elettrone nella melanina. L’energia che a questo punto viene generata viene poi trasferita nel Dna anche al buio, provocando quindi lo stesso danno di quando siamo direttamente esposti al sole.

La buona notizia è che i ricercatori offrono una soluzione, quella di creare una sorta di crema dopo-sole che abbia tra i suoi principi attivi un composto in grado da funzionare come una sorta di “estintore” in grado appunto di “spegnere” chimicamente questa energia che si viene a creare evitando le tanto temute mutazioni cancerose.

Insomma, anche questo anno prendere il sole non sarà una passeggiata.

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