Epatite C: più di un milione di italiani ne soffrono. 50mila euro per le cure

L'epatite C è una patologia di cui soffrono ancora ben 1 milione di italiani ogni anno. Guarire è possibile, ma le cure sono molto costose. I giovani rischiano di contrarla con tatuaggi e piercing

Epatite C: più di un milione di italiani ne soffrono. 50mila euro per le cure

L’ epatite C colpisce ogni anno più di un milione di italiani. Sono queste le ultime statistiche in merito a questa patologia.

Si parla di una percentuale di casi ogni anno pari all’1,5% della popolazione. Grazie all’avanzare della medicina, ormai, l’epatite c può essere sconfitta nel 95% dei casi, ma il loro costo è elevatissimo. Si parla di circa 50 mila euro a paziente, per un totale quindi di 20 miliardi di euro. Oltre a questi, vanno sommati anche i casi di malattie direttamente correlati all’ epatite C, come la cirrosi epatica.

Cause

L’ epatite C è una patologia, che si è diffusa soprattutto negli anni ’50 e ’60 a causa di trasfusioni con sangue infetto, tramite strumenti chirurgici e a causa della tossicodipendenza. Tra i tanti infetti, ben il 70% rischia di diventare portatore cronico del virus che provoca l’ epatite C, mentre moltissimi altri possono sviluppare altre patologie collegate con il cancro al fegato e la cirrosi epatica.

Pericolo per i giovani

“Le cause più frequenti – ha spiegato Sagnelli – sono l’utilizzazione comune di rasoi, forbicine e siringhe, i tagli con oggetti infettati, gli interventi chirurgici, e prevalentemente riguardano i decenni precedenti. Oggi sono molti i casi di trasmissione a causa di piercing e di tatuaggi”. È questo, quindi, il nuovo rischio a cui vanno incontro i tantissimi giovani, che fanno un tatuaggio o che applicano sul proprio corpo dei piercing. È bene quindi accertarsi sempre delle condizioni igieniche in cui queste operazioni si svolgono, per evitar edi contrarre l’ epatite C.

Guarigione

“Gli anni a venire rappresentano una sfida d’importanza fondamentale per la gestione delle epatopatie croniche virali – ha sottolineato Massimo Andreoni, presidente Simit, società italiana di malattie infettive e tropicali – i pazienti affetti da epatopatia cronica stanno infatti attraversando un periodo storico di enorme cambiamento per quanto riguarda le possibilità di cura dell’infezione. Ci troviamo di fronte a uno scenario in cui la possibilità di guarire è diventata una realtà per la grande maggioranza dei pazienti se non per tutti”. “Associazioni, specialisti e pazienti devono essere uniti per convincere i politici che questi farmaci devono avere una priorità assoluta – ha detto Evangelista Sagnelli, professore ordinario della facoltà di medicina e chirurgia di Caserta – Fondamentale sarà il contributo delle singole regioni italiane: dobbiamo essere tutti uniti per debellare definitivamente la malattia”.

Continua a leggere su Fidelity News