Secondo una ricerca statunitense, sarebbe il sonno il Viagra delle donne. Lo studio è stato condotto da alcuni ricercatori dell’Università del Michigan, e successivamente pubblicato sulla rivista di sessuologia ed urologia The Journal of Sexual Medicine. Il JSM riporta infatti che la qualità del sonno incide in maniera significativa sulla vita sessuale delle donne, e gli studiosi sarebbero persino arrivati a stabilire una costante standard che possa aiutare a capire quanto effettivamente l’atto di dormire possa stimolare l’eccitazione sessuale (sempre parlando in ambito statistico, escludendo quindi i singoli casi specifici).
La ricerca evidenzia infatti che, stando ai dati raccolti, ogni ora di sonno corrisponderebbe ad un aumento del 14% della libido. Il fatto di dormire molto, e l’appetito sessuale, sarebbero quindi due fattori intrinsecamente legati tra loro da una proporzione diretta, almeno per quanto riguarda il gentil sesso. Nel corso dello studio sono state esaminate 171 studentesse appartenenti a diversi college americani le quali, dopo essersi presentate come volontarie per l’esperimento, hanno accettato di compilare un questionario giornaliero per due settimane. Le domande riguardavano per l’appunto la vita sessuale e la qualità del sonno.
In particolare, dai dati raccolti è emerso che principalmente le ragazze impegnate in una relazione stabile erano decisamente più propense a “consumare” dopo un lungo riposo ristoratore, e che la voglia di avere rapporti sessuali aumentava in proporzione al numero di ore di sonno che erano riuscite ad accumulare nel corso della nottata precedente. Anche prendendo in esame altri fattori contingenti come età, livello di stress ed umore, i risultati sono rimasti sostanzialmente inalterati. Inoltre, dormire di più aiuterebbe anche a combattere la secchezza vaginale; il sonno concorrerebbe quindi direttamente anche a produrre una migliore lubrificazione intima.
Ciò non significa però che dormire tutto il giorno possa influenzare positivamente la vita sessuale: lo stesso dottor Kalmbach, responsabile ed autore dello studio in questione, ha infatti spiegato che: “L’influenza del sonno sul desiderio sessuale e l’eccitazione ha ricevuto poca attenzione finora, ma i risultati indicano che il sonno insufficiente può ridurre il desiderio sessuale e l’eccitazione nelle donne. Penso che il messaggio-continua Kalmbach-da diffondere non dovrebbe essere in generale “più sonno è meglio”, ma che sia importante concederci un numero adeguato di ore di riposo, quelle di cui il nostro fisico e la nostra mente hanno bisogno”.
Niente maratone di sonno non-stop quindi, sarebbero controproducenti; sì invece al concedersi di dormire il giusto, per far sì che il corpo e la mente riescano a recuperare appieno le energie spese durante il giorno. Sia nell’ambito del benessere fisico e mentale, sia sotto il profilo sessuale.