Curarsi con il cibo, si può: ecco le 9 regole d’oro

Curarsi con il cibo si può, e la pratica ha un suo nome: immunonutrizione. Ecco alcune regole proposte da Mauro Serafini ed Emilio Jirillo, esperti di nutrizione, per imparare a stare bene mangiando

Curarsi con il cibo, si può: ecco le 9 regole d’oro

Che una corretta alimentazione sia una delle basi per mantenersi in buona salute, è cosa nota sin dall’alba dei tempi: mangiare cibi nocivi all’organismo comporta infatti, nel breve o nel lungo periodo, un avvelenamento progressivo che può portare allo sviluppo di diverse patologie; dall’obesità ai tumori, alle malattie cardiovascolari, a molti altri disagi. Insomma, mangiare bene è sinonimo di stare bene.

E se la buona alimentazione non è di per sé garanzia di un ottimo stato di salute, è comunque uno dei migliori viatici per mantenere il proprio corpo quanto più sano possibile, aumentando così la propria forma fisica e la propria aspettativa di vita. In rete oramai è pieno di manuali che promettono consigli-talvolta con impostazioni addirittura dogmatica-riguardo a cosa mangiare e cosa no per mantenersi in salute.

Una delle voci più eminenti del campo di riferimento è senz’altro quella di Mauro Serafini, responsabile del laboratorio di Alimenti funzionali e prevenzione dello stress metabolico presso il Consiglio per la ricerca in Agricoltura. Serafini, insieme al professore di Immunologia dell’Università di Bari Emilio Jirillo, ha spiegato i principi dell’immunonutrizione, ovverosia la pratica di curarsi con il cibo.

La salute passa infatti inevitabilmente attraverso l’assunzione di alimenti corretti, che possano nutrire l’organismo anziché intossicarlo. E nel volume “Mangiare per prevenire” redatto dai due esperti della nutrizione, sono espresse alcune regole da seguire per mantenersi in buona salute proprio a partire dalla tavola. Il principio è semplice: alcuni cibi producono reazioni del sistema immunitario in grado di estinguere specifiche infiammazioni, proprio come avviene per i farmaci.

Con la conseguenza che, in questo caso, non si tratta di prodotti chimici e non esistono effetti collaterali (a meno che una persona non sia allergica ai cibi proposti, s’intende). Ecco dunque alcune delle regole d’oro proposte dalla coppia di nutrizionisti per imparare a curarsi con il cibo. In primo luogo, evitare il cibo spazzatura: è scientificamente provato che quest’ultimo possa provocare malattie cardiovascolari, e possa favorire l’insorgenza di alcuni tipi di tumore.

Secondo, ridurre il consumo di cibi grassi, zuccheri semplici e cibi ad alto contenuto calorico: producono una risposta immunitaria che dura dalle 6 alle 8 ore dopo il pasto. Lo stress derivante dall’assunzione di questi cibi può essere alleviato mediante bevande o alimenti di origine vegetale. Terzo punto, tenere sotto controllo la massa grassa: è quella, e non il peso corporeo in sé, a causare malattie cardiovascolari e diabete.

Quarto, l’invecchiamento è un processo naturale ed inarrestabile, ma può essere rallentato con l’assunzione di molecole attive vegetali. In questo caso, il cibo proposto è frutta e verdura, che possono parimenti prevenire anche malattie croniche infiammatorie. Controllare poi ciò che si mangia, se si hanno intolleranze: il sesto punto è infatti dedicato a chi ha intolleranze alimentari, e ricorda che alcuni cibi potrebbero essere contaminati. E’ bene dunque informarsi sempre su ciò che ci finisce nel piatto, specialmente se si soffre di questo genere di problemi.

Settimo, i probiotici possono prevenire e migliorare allergie ed infiammazioni intestinali: è utile assumerne nel caso in cui si soffra di questi disturbi, tantopiù che risultano essere efficaci ad ogni età, dalla tenera fino a quella avanzata. L’ottavo punto è dedicato ai flavonoidi, ancora poco studiati, e la cui efficacia dev’essere ancora dimostrata nel caso delle molecole sintetizzate artificialmente.

Nono ed ultimo consiglio: assumere vitamine ed oligoelementi, essenziali per l’organismo, ed in particolare per la modulazione della funzione immunitaria. Questi due elementi aiutano infatti a mantenere attivo il sistema immunitario a tutte le età, aiutando la prevenzione dei processi infettivi.

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