Cellule tumorali visibili come pixel grazie alla biopsia digitale

Grazie alla biopsia digitale, frutto di due ingegneri elettronici italiani della Silicon Biosystems del Gruppo Menarini, le singole unità tumorali saranno visibili come pixel, consentendo un'osservazione molto più precisa.

Cellule tumorali visibili come pixel grazie alla biopsia digitale

La biopsia è un esame medico molto importante per diagnosticare un tumore e per conoscere il suo stadio di sviluppo; essa consiste nel prelievo, per via percutanea o per via endoscopica, di un frammento di tessuto che viene successivamente analizzato al microscopio o con tecniche di microbiologia o biologia molecolare.

Oggi però, grazie ad un’innovazione completamente italiana, potrebbe essere rivoluzionato in positivo il modo in cui vengono diagnosticati i tumori.

Due brillanti ricercatori italiani, ingegneri elettronici di professione, della Silicon Biosystems del Gruppo Menarini, azienda con sede europea a Bologna, hanno infatti messo a punto una nuova tecnologia, chiamata biopsia digitale DEPArray, presentata dalla rivista “Scientific Reports”, che consente di osservare nei minimi dettagli le cellule tumorali, “scansionando” le singole unità tumorali come se fossero dei pixel (l’elemento più piccolo che costituisce l’immagine) e confrontando così le caratteristiche di queste cellule con quelle delle cellule sane. In altre parole la cellula “si trasforma” in un pixel che può essere monitorato con estrema precisione.

biopsia-digitale

Gianni Medoro, uno dei due ricercatori, ha commentato: “Con il nuovo test sarà possibile digitalizzare le cellule tumorali di un campione anche esiguo, analizzarle una per una isolandole come gruppi omogenei e mapparne il genoma mettendolo a confronto con quello delle cellule sane presenti nella biopsia”. Analizzare le diverse popolazioni cellulari aiuterà a riconoscere con molta più facilità quelle con il più alto potenziale di generare metastasi, cosa che rappresenta il primo passo per bloccarle efficacemente.

Questa nuova tecnologia si è rivelata particolarmente efficace nel caso di tumori solidi, ovvero quelli al seno, ai polmoni, al colon e per il melanoma.

Già è stato annunciato l’accordo con la “Macrogen”, una compagnia coreana per lo sviluppo di programmi di medicina personalizzata, ed è stato siglata un’alleanza con “Swift Biosciences” (Michigan, U.S.A, che si occupa di applicazioni per l’utilizzo del sequenziamento del genoma) come partner di “Silicon Biosystems Menarini”.

Continua a leggere su Fidelity News