Canada: mamma cieca vede per la prima volta il figlio grazie a degli occhiali speciali

Una mamma, cieca dall'età di 11 anni, vede per la prima volta il suo bambino grazie ad occhiali speciali. Un video immortala quel momento magico ed irripetibile in cui questa donna torna a vedere ed i suoi occhi si posano sul suo bambino

Canada: mamma cieca vede per la prima volta il figlio grazie a degli occhiali speciali

Una mamma cieca è riuscita a vedere per la prima volta il figlio grazie a degli occhiali speciali.

La storia di Kathy Bietz, una mamma di 29 anni,m non può lasciare indifferenti. Questa giovane mamma, infatti, cieca da quando aveva 11 anni, non ha mai potuto vedere il volto del suo bambino. Oggi, grazie alla tecnologia sempre più avanzata, è riuscita a provare una gioia immensa ed a vedere per la prima volta il suo bambino. Questo incredibile risultato è stato possibile grazie all’utilizzo di una tecnologia molto sofisticata, detta “eSight”.

Kathy è affetta dalla sindrome di Stargardt, una malattia genetica rara che colpisce la retina e porta alla cecità. La scoperta di questa incredibile malattia avviene ad 11 anni e dopo poco tempo Kathy perde completamente la vista.

Da allora è passato tanto tempo, ma mai come da quando è diventata mamma aveva voluto tornare a vedere, anche solo per un momento. Il video che riprende il momento in cui Kathy apre gli occhi e vede suo figlio sta commuovendo il mondo intero.

“Ha la mia bocca, mi assomiglia” ha esclamato subito la giovane mamma alla vista del figlio, visibilmente emozionata. “Guardare mio marito con in braccio il mio bambino è davvero una meravigliosa sensazione” dice questa giovane mamma alla fine del video.

Tutto questo è stato possibile grazie alla tecnologia “eSight”, che integra una videocamera, un sistema computeristico molto avanzato ed un display, che riescono a mostrare al suo cervello in tempo reale le immagini riprese. Un vero e proprio miracolo della tecnologia, che ha avverato il più grande sogno di questa mamma: vedere il viso del proprio bambino ed ammirarne finalmente ogni parte del suo piccolo corpo.

Ancora una volta la tecnologia al servizio della scienza riesce a rendere possibile anche l’inimmaginabile ed a donare gioia a chi pensava di non poterne provare più.

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