Ecco Shamo, il gatto più arrabbiato del mondo

Shamo è un gatto giapponese diventato una star del web per via di una caratteristica molto singolare: la sua espressione è tale da farlo apparire sempre molto arrabbiato, anche se in verità è un felino molto affettuoso.

Ecco Shamo, il gatto più arrabbiato del mondo

Il gatto più arrabbiato del mondo? A quanto pare vive in Giappone e si chiamo Shamo. Solitamente i gatti vengono immaginati come degli animali dallo sguardo tenero, capace di trasmettere tanta gioia e tenerezza. Più li si guarda e più si avrebbe voglia di accarezzarli, e se poi incominciano a farci le fusa, a quel punto si avrebbe anche voglia di stringerli a sé per coccolarli come se fossero dei peluches.

Ma non tutti i gatti sono capaci di trasmetterci queste sensazioni. L’eccezione risponde al nome di Shamo, un gatto che all’apparenza risulterà sempre arrabbiato per via delle sue tipiche espressioni del musetto. Accudito da oltre un anno all’interno di una pensione per gatti, Shamo non ha mai cambiato quel suo sguardo imbronciato e all’apparenza scontroso. Ma proprio questa sua perenne caratteristica lo ha di fatto reso una star della rete.

Sappiamo però che molto spesso l’apparenza inganna, ed è così anche nel caso del micione giapponese. Vedendolo chiunque potrebbe credere di trovarsi di fronte ad un animale costantemente stizzito e poco rassicurante. Ma come fatto presente dai volontari nipponici che lo hanno in cura, il quadrupede non è proprio quello che sembra. Anzi, è esattamente uguale a qualsiasi altro felino presente nella pensione.

Shamo è dolce e affettuoso” ha confidato una volontaria che lo accudisce quotidianamente. Il suo carattere è in verità molto docile, inoltre è un amante delle coccole e dei giochi. Sarà, ma dalle immagini diffuse non sembra proprio.

Il personale che lo segue spera di poter trovare per lui una famiglia desiderosa di volerlo adottare. Per l’occasione è stato creato un sito e un profilo su Twitter, strumenti che dovrebbero farlo conoscere meglio agli aspiranti padroni. Chissà che uno di loro non se lo possa portare a casa, magari facendoli cambiare un po’ quell’espressione marcatamente iraconda e furente.

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