Una persona, qualche tempo fa, si è recata sul molo centrale del porto di Sydney, in Australia, ed ha gettato il proprio gattino nelle acque del porto come se si trattasse di un sacchetto della spazzatura e, successivamente, è fuggito via in tutta velocità, per nascondere alla bell’e meglio la propria malefatta.
Di fatto, però, non è riuscito nel suo intento poiché sul molo centrale erano presenti moltissime persone e la scelta non è stata propriamente “saggia”, se si può definire tale una persona che getta via il proprio gatto come un rifiuto. Tra i presenti, nei pressi del molo centrale di Sydney, c’erano anche tre ispettori subacquei, i quali erano al porto per compiere il loro lavoro giornaliero di controllo delle acque attorno alle banchine ed ai moli.
I tre hanno assistito al “lancio” del gatto in acqua e sono subito intervenuti, andando a recuperare il povero gattino, il quale si è ritrovato sommerso dall’acqua all’improvviso ed ha rischiato una morte certa; i sub, però, hanno agito da ‘angeli custodi’ e lo hanno salvato.
Inizialmente i sub non credevano che quello lanciato fosse un gatto, ma un piccolo sacco dell’immondizia; ben presto, invece, si sono accorti della realtà. Il gatto è stato soccorso da alcuni medici veterinari, ed uno dei subacquei, Reece Newman, ha deciso di portarsi il piccolo micino a casa con sé, poiché ha già una numerosa colonia di animali, tra i quali tanti gatti e quindici galline.
Il gatto è stato chimato Bridger, “colui che viene dal ponte” da cui è stato lanciato, ed è soprannominato “pesce gatto” per quello che sfortunatamente gli è accaduto nelle acque del porto di Sydney.