Ciao Cannella, il cane dottore che curava i bambini

Il cane pioniere della Pet Therapy italiana, scompare dopo 12 anni di "carriera", confermando quanto intuito negli anni '60, circa il valore dell'aiuto dei cani nella riabilitazione di malati sia adulti che bambini

Ciao Cannella, il cane dottore che curava i bambini

La fattoria di Antropozoa sita a Castelfranco di Sopra (AR) piange la scomparsa di Cannella, un cane molto speciale, il primo che ha fatto parte di un modello di intervento italiano nella umanizzazione delle cure mediche.

Cannella aveva 12 anni, era un labrador bianco e con le sue grandi doti affettive, potenziate da accurati addestramenti, ha saputo aiutare tantissimi bambini che dopo diversi interventi neurologici si sono alzati dal letto, anche grazie a lei.

Francesca Mugnai, l’esperta di Pet Therapy che lavorava insieme a Cannella, in questi giorni ha ricevuto numerose condoglianze, anche dall’estero, sia di persona che via internet. Infatti l’associazione Antropozoa, che da vent’anni si occupa di attività assistite con gli animali, ha un’omonima pagina Facebook dove si possono reperire le informazioni sui suoi validissimi interventi relazionali nelle cure mediche, grazie agli amici a quattro zampe.

Cannella verrà ricordata come il cane più amorevole, affettuoso ed utile all’aiuto di molti disabili, anziani, bambini, ragazzi con autismo, e nei reparti di Pediatria, Oncoematologia e Rianimazione dell’ospedale Meyer di Firenze. La sua mancanza si sentirà in maniera molto forte. Tra i corridoi di questi reparti, il labrador era molto apprezzato, e circolava liberamente andando a consolare sia i pazienti che le loro famiglie.

I bambini ricordano Cannella come una figura fondamentale durante i loro difficili periodi di malattia e convalescenza, numerosi sono stati i disegni dei piccoli dedicati al labrador, e inoltre ben quattro pubblicazioni scientifiche annoverano Cannella come protagonista del “metodo Antropozoa”, un metodo caratterizzato da dinamiche relazionali complesse mirate al benessere psico-fisico di pazienti sia adulti che bambini.

L’associazione Antropozoa a seguito dei successi ottenuti con l’aiuto di Cannella, continua con soddisfazione i suoi interventi nella relazione uomo-animale. In onore di Cannella, sarà creato un gruppo donatori di sangue che porterà il suo nome, in cui alcuni cani grazie al loro aiuto potranno affievolire le sofferenze di altri amici a quattro zampe.

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