Julian Assange si lancia nel mondo della moda

Secondo alcune voci, confermate poi da alcuni collaboratori, Julian Assange starebbe organizzando una linea di capi di abbigliamento ispirata a Wikileaks, da lanciare sul mercato con l'obiettivo di ottenere sostegno

Julian Assange si lancia nel mondo della moda

Novità incredibile nel mondo della moda: Julian Assange, il giornalista australiano conosciuto in tutto il mondo per la sua collaborazione con l’associazione Wikileaks, potrebbe passare dalla condizione di rifugiato politico alle passerelle di moda.

Secondo alcuni rumors, Assange si starebbe preparando a lanciare sul mercato una linea di moda ispirata proprio a Wikileaks. Non è ancora chiaro se questa linea di abbigliamento si limiterà alle sole t-shirt o si estenderà anche ad altri capi, prevedendo magari sia una collezione maschile che una collezione femminile.

Il diretto interessato, che si trova nell’ambasciata dell’Ecuador in Inghilterra, non ha né confermato né smentito le voci, ma una conferma sembrerebbe venir fuori da un’intervista fatta ad uno stretto collaboratore di Assange, l’islandese Olafur Signir Vignarvisson, che ha parlato della realizzazione di capi marchiati dal gruppo. A tal proposito ha anche svelato che i primi negozi verranno aperti in India, dichiarando: “L’India è uno dei paesi al mondo dove la conoscenza di ciò che fa Wikileaks è tra le più alte al mondo e Julian è davvero eccitato all’idea. La monetizzazione di Wikileaks servirà a raccogliere fondi, visto che sopravviviamo solo grazie alle donazioni dei volontari. Stiamo cercando dei partner in India che possano gestire le proprietà e trasformarle in luoghi di vendita, reali e virtuali”.

Dunque i capi di abbigliamento inizieranno ad essere venduti in India ma questa iniziativa di Wikileaks vuole volgersi soprattutto all’e-commerce, con l’obiettivo di arrivare ai mercati di tutti i continenti, in primis l’Europa e i suoi Paesi più importanti, come la Germania, il Portogallo, la Svizzera, l’Austria e la Francia.

In realtà Assange non è nuovo nel mondo della moda, se si considera che il figlio della celebre designer Vivienne Westwood, Ben Westwood, cercò di coinvolgerlo in una sua sfilata sostenendo, nel giugno scorso: “Julian è nell’ambasciata da due anni ed è importante che non scivoli nell’oscurità. Voglio difendere la sua causa, quello che gli è accaduto è del tutto ingiusto. Julian Assange è un eroe e con il Wikileaks ha dato alla gente la possibilità di comparare la versione ufficiale dei fatti del presente con quelle che l’opinione pubblica non diffonde”. E ancora ha aggiunto: “A 42 anni è un uomo di bell’aspetto e vorrei coinvolgerlo insieme ad altri cinque modelli per un evento collaterale della London Fashion Week“.

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