Xiaomi, meglio nota come la Apple di Cina, non riesce proprio a restare con le mani in mano. Dopo essersi ben piazzata tra i 10 smartphone più desiderati di quest’inizio di 2016, la società ora diretta dall’ex Google Hugo Barra si avvia a lanciare un nuovo superphablet, lo Xiaomi Max.
In verità non siamo del tutto certi del nome del device: una settimana fa Xiaomi indisse un sondaggio online nel quale chiedeva agli utenti di deciderne il nome e prevalse l’indicazione “Max” che potrebbe essere adottata da sola (Xiaomi Max), o in una delle linee di prodotto già esistenti (i Mi, i Mi Note, i Redmi).
Optando per un nuovo prodotto, quindi uno Xiaomi Max, il device in questione potrebbe avere un display davvero esagerato. Da alcuni social cinesi, in particolare dal solito Weibo (un mix tra Facebook e Twitter aperto solo ai cinesi), sono trapelate alcune immagini leaked di laboratorio che ritraggono un impiegato tenere in mano proprio lo schermo di uno Xiaomi Max.
Il display è davvero grande, con i suoi 6,4 pollici di diagonale, ed ha cornici laterali molto ridotte, quasi inesistenti. In compenso le cornici alto/basso sono cospicue per ospitare, in alto, la fotocamera anteriore con i microfoni e, in basso, i tasti capacitivi: eh sì! Il tasto Home fisico non c’è proprio e questo lascia intendere che il sensore ottico, di default su quasi tutti i device d’un certo tipo, sarà posto sul retro (come nel Redmi Note 3 che lo monta sulla cover posteriore). Sempre dalle immagini, quindi, si può dedurre che avremo – in basso – i classici 3 tasti capacitivi di Android per le app Recenti, l’HomeScreen e il Back.
Per le altre caratteristiche tecniche, poche, già accertate, si vocifera di una risoluzione QHD per il display di questo phablet e dell’adozione del processore già visto sugli Xiaomi Mi 5, ovvero lo Snapdragon 820: una scelta che, se confermata, porrebbe questo device in concorrenza con gli hight-end di casa, i Mi Note.
Qualche rumors circola anche sul periodo della commercializzazione dello Xiaomi Max che dovrebbe arrivare negli scaffali entro la prima metà del 2016.