Scuola, Poletti: “Tre mesi di vacanza sono troppi”. Esplode la polemica

Il Ministro Poletti ritiene che tre mesi di vacanza per gli studenti in estate siano troppi e che quel periodo si potrebbe utilizzare per attività formative di vario tipo. Esplode la polemica

Scuola, Poletti: “Tre mesi di vacanza sono troppi”. Esplode la polemica

Giuliano Poletti annuncia riforme in merito al periodo di vacanza estiva per gli studenti. “Tre mesi di vacanza sono troppi”.

Una dichiarazione che sta facendo molto discutere in queste ore quella del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Secondo il Ministro, infatti, tre mesi di vacanza in estate sarebbero eccessivi. “Un mese di vacanza per i ragazzi che vanno a scuola va bene, anche uno e mezzo va bene lo stesso. Ma non vedo l’obbligo di fare tre mesi di vacanza, senza fare nulla” ha dichiarato Poletti.

In quello stesso periodo, infatti, secondo il Ministro gli studenti potrebbero dedicarsi a della formazione professionale. “I miei figli d’estate sono sempre andati al magazzino della frutta a spostare le casse. Sono venuti su normali, non sono speciali.” ha dichiarato Poletti. Ad intervenire in merito anche il vicepresidente dell’Anp, Mario Rusconi, che ha ricordato che proprio il lungo periodo di vacanze estive è poco utilizzato al momento. “Da anni, più o meno dai primi anni ’90, chiediamo che ci siano piano intelligenti per l’utilizzo della risorsa “scuola durante l’estate”. L’idea di utilizzare i locali durante l’estate per corsi di sostegno e recupero, per corsi di formazione particolari, per ospitare iniziative di giovani diplomati in cerca di lavoro ci trova dunque senz’altro d’accordo. Mi permetto di far notare, tuttavia,che Poletti è l’ennesimo ministro che si pronuncia sulla questione, ma mai, finora, alle parole hanno fatto seguito prassi organizzative coerenti. La scuola ne ha abbastanza di effetti-annuncio”.

Insomma una polemica molto accesa in queste ore che riapre una problematica che più volte è emersa in passato ma che non ha mai trovato un’applicazione pratica. Non resta, quindi, che attendere gli sviluppi della vicenda e vedere se cambierà qualcosa nelle attività estive dei giovani studenti oppure se tutto continuerà a rimanere come sempre per la gioia di molti ragazzi.

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