Numerosi gli alunni stranieri nelle scuole italiane, circa 800mila

Il ministro Giannini afferma che per gli alunni stranieri è necessaria un'istruzione che li aiuti a superare le difficoltà di inserimento. Nuove misure previste nel disegno di legge, anche introducendo la novità di una classe di insegnanti specializzata

Numerosi gli alunni stranieri nelle scuole italiane, circa 800mila

Alcuni dei dati emersi durante un discorso tenuto dal ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Stefania Giannini, per quanto riguarda le politiche di istruzione e ricerca connesse all’immigrazione, hanno messo a conoscenza che sono circa 800mila gli studenti stranieri registrati nelle scuole italiane, e di loro più della metà sono nati nel nostro paese e frequentano per l’85% le scuole dell’infanzia. Lo ha detto il ministro durante l’audizione al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen in materia di immigrazione. 

Il ministro Giannini ha detto chiaramente che gli alunni stranieri registrati nell’ultimo anno scolastico sono circa il 9,7% del totale. Circa il 51,7% di questi iscritti però è nato nel nostro paese, e la presenza più rilevante è proprio nelle scuole dell’infanzia, dove tocca punte dell’85%.

I ragazzi che invece sono arrivati in Italia nell’ultimo anno scolastico sono circa 30mila, che rappresenta meno del 5% del totale. Circa 10mila di questi studenti sono di età compresa tra i 15 e i 17 anni e non sono accompagnati. Due tipologie, gli stranieri nati in Italia, che vivono nella nostra cultura e parlano la nostra lingua, e i neo arrivati, spesso soli, che devono seguire un adeguato processo di apprendimento specifico. Il ministro Giannini si è soffermato sulla necessità di fornire istruzione nelle misure previste nel disegno di legge, anche introducendo la novità di una classe di insegnanti specializzata. 

Per quanto riguarda invece gli studenti stranieri delle scuole secondarie, circa il 40%, lamentano una certa difficoltà ad accedere agli studi teorici. E i dati parlano chiaro: a 15 anni 7 studenti stranieri su 10 sono ripetenti e la carenza riguarda soprattutto il primo anno delle scuole superiori. Qualche lieve miglioramento nel rendimento scolastico si registra tra gli alunni stranieri della seconda generazione. Circa 1,8% sono gli studenti stranieri che si sono iscritti lo scorso anno all’università, e la maggior parte di loro ha frequentato l’istituto superiore in Italia conseguendo il diploma.

Ecco il commento del ministro Giannini: “La mancata conoscenza della lingua come strumento di emarginazione e discriminazione sociale è il nostro nemico e il nostro obiettivo. Grazie anche ad un’indagine coordinata con l’Istat sugli studenti stranieri dovremo immaginare di uscire da una logica emergenziale per applicare un modello scolastico inclusivo e integrativo”.

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